Riforme
Jobs act: sì definitivo del Senato
Con 166 voti favorevoli, 112 contrari e 1 astenuto, l'Assemblea ha approvato in via definitiva il disegno di legge rinnovando la fiducia al Governo.
Con 166 voti favorevoli, 112 contrari e un'astensione, l'Assemblea ha rinnovato oggi la fiducia al Governo, approvando in via definitiva il ddl n. 1428-B (Jobs Act), recante deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.
In seconda lettura la Camera ha confermato la limitazione dell'intervento della Cassa integrazione guadagni ai soli casi di cessazione temporanea e ha stabilito che il contratto a tempo indeterminato debba essere promosso come forma "comune", anziché "privilegiata". La modifica più rilevante precisa che, nella disciplina del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, il diritto alla reintegrazione sarà limitato ai licenziamenti discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato.
Prima di porre la questione di fiducia sull'approvazione del testo licenziato dalla Camera, il Ministro del lavoro Poletti ha dichiarato che il Governo, nella stesura dei decreti, terrà conto delle posizioni espresse dal Parlamento, che ha migliorato il testo originario. Ha posto l'accento sulla correlazione tra le riforme strutturali, come quella in esame, e il mutamento degli indirizzi europei. Ha ricordato che la legge di stabilità prevede agevolazioni fiscali per le assunzioni a tempo indeterminato. Ha affermato che le risorse appostate nella legge di stabilità (2,2 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali e un miliardo per il fondo per l'occupazione) sono sufficienti a coprire l'estensione delle tutele contro la disoccupazione.
Nella discussione sulla fiducia è stata richiamata la manifestazione di protesta nelle adiacenze del Senato. Hanno preso la parola i sen. Crosio, Candiani, Divina, Tosato, Erika Stefani (LN); Bocchino (Misto); Sara Paglini, Gaetti, Morra (M5S); Nicoletta Favero, Patrizia Manassero, Lepri (PD); Uras, Alessia Petraglia (SEL); Amidei, Galimberti (FI-PdL). Il sen. Di Maggio (GAL) ha annunciato, a titolo personale, la fiducia.
Nelle dichiarazioni di voto hanno negato la fiducia i sen. Ferrara (GAL), Emanuela Munerato (LN), Barozzino (SEL), Nunzia Catalfo (M5S), Anna Maria Bernini (FI-PdL). Hanno annunciato la fiducia i sen. Linda Lanzillotta (SC), Zeller (Aut-PSI), Pagano (NCD), che hanno espresso soddisfazione per una riforma che semplifica la normativa e completa la legge Biagi, e la sen. Parente (PD). In dissenso dal Gruppo, il sen. Mineo (PD) ha negato la fiducia per ragioni di metodo e di merito.
Maggiori informazioni
Fonte: Senato
La Direzione
(3 dicembre 2014)
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