Riforma della P.A.
Il Ministro Madia annuncia ai sindacati il ddl "Repubblica Semplice"
Nell'incontro di ieri il ministro per la PA ha illustrato alle OOSS i tratti fondamentali della Riforma che sara' portata all'esame del Cdm. Smentita la mobilita' entro 100 km
In occasione dell’incontro svoltosi ieri a Palazzo Vidoni con i sindacati, il ministro Marianna Madia ha confermato che il Governo intende procedere con la Riforma della PA, con l’intento di aumentare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dei servizi forniti.
Il ministro per la P.A. ha precisato che si intende procedere con la mobilità, smentendo tuttavia le indiscrezioni date dai giornali: “non sarà fatto entro 100 km, non l’abbiamo mai preso in considerazione. Non vogliamo stravolgere la vita delle famiglie”. Per Marianna Madia “serve una mobilità che funzioni, per evitare esuberi e rispettare i lavoratori”.
“La Riforma si baserà su tre pilastri: organizzazione, innovazione e persone. Oggi non ci saranno decisioni sulla ricerca, perché con i ministri Lorenzin e Giannini abbiamo convenuto che occorre riservare un Consiglio dei Ministri appositamente”.
I rappresentanti dei sindacati hanno confermato di essere pronti allo sciopero ed alla mobilitazione, ma di voler prima approfondire il testo del piano di Riforma.
Madia ha illustrato una serie di proposte contenute nel progetto. In particolare è previsto il d.d.l “Repubblica Semplice” che prevede:
-entro sei mesi il riordino degli uffici dei ministeri centrali e periferici, rafforzando quelli che si occupano direttamente dell’erogazione di servizi alla cittadinanza;
-il taglio di spesa (rispetto a quella del 2013) almeno dell’uno per cento per i prossimi cinque anni, per tutte le Amministrazioni;
-la riduzione degli uffici di collaborazione a ministri e sottosegretari, con risorse definite da parte del Presidente del Consiglio.
E’ inoltre previsto, su domanda dell’interessato, il ricorso al part time al 50% per il personale non dirigente a 5 anni dalla pensione, che sarà calcolata come se il rapporto fosse full time.
Una Commissione apposita valuterà la dirigenza, con piena autonomia; i componenti saranno selezionati con modalità che garantiranno totale indipendenza. Avrà il compito di verificare i criteri di conferimento o della mancata conferma degli incarichi. Sarà soppresso il Comitato dei Garanti.
E’ stato annunciato anche l’arrivo del telelavoro e la sperimentazione di forme di coworking (condivisione degli uffici), smartworking (orari elastici e tecnologie digitali) e voucher per baby sitter, puericultrici, asili nido, badanti specializzate. In sostanza, per il ministro la Riforma vuole conciliare “vita e lavoro”.
Sarà fissato al 15% dello stipendio il bonus dei dirigenti pubblici e la retribuzione di risultato sarà collegata ad obiettivi fissati per l’intera amministrazione ed il singolo dirigente, oltre all’andamento del PIL.
In fine Marianna Madia ha detto di aspettarsi “un impegno del Sindacato contro le resistenze alla Riforma”.
Moreno Morando
(13 giugno 2014)
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