Fondo Monetario Internazionale
Ripresa fragile e disoccupazione a livelli inaccettabili
Nella loro analisi sullo stato dell'economia italiana, gli economisti di Washington hanno fatto ricorso ad una ricetta meno improntata al rigore di quella di Bruxelles.
Nella relazione annuale sullo stato di salute del nostro Paese, gli economisti del Fondo Monetario Internazionale -diretto da Christine Lagarde- hanno sostanzialmente promosso le riforme di Matteo Renzi, precisando che nel 2014 la nostra economia tornerà a crescere, seppure in misura modesta.
Nel rapporto conclusivo gli economisti di Washington hanno sottolineato che “la ripresa rimane fragile e la disoccupazione a livelli inaccettabili”, con la “conseguente necessità di interventi di politica economica rapidi e coraggiosi”.
Nella relazione si legge che “servono cambiamenti strutturali profondi, per rendere l’Italia un Paese più dinamico, in grado di attrarre imprenditori innovativi”.
Gli economisti del F.M.I. chiedono di introdurre il contratto a tutele crescenti, per superare il dualismo del mercato del lavoro e favorire un “maggior utilizzo della contrattazione salariale a livello di impresa”. Si chiede poi di introdurre il reato di falso in bilancio e di modificare le norme sulla prescrizione.
Il Fondo Monetario Internazionale chiede, ancora, che “le banche riducano le sofferenze, per liberare risorse”.
In sostanza la ricetta del FMI è meno improntata al rigore di quella imposta da Bruxelles, chiedendo un “riequilibrio di bilancio volto a ridurre le aliquote fiscali e ad aumentare la spesa produttiva per sostenere la ripresa”.
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan vede il bicchiere mezzo pieno : “ i voti non sono pieni, ma sono comunque buoni. Si intravedono segnali importanti di ripresa, che si rafforzeranno in futuro. Continueremo il consolidamento dei conti per favorire la riduzione del rapporto debito/Pil, problema di cui siamo assolutamente consapevoli”.
Moreno Morando
(17 giugno 2014)
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