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3 MAGGIO DI FOLLIA

Ciro Esposito è deceduto, "Gastone" trasferito a Viterbo per sicurezza. Campionato a rischio

Disposta l'autopsia sul tifoso del Napoli ferito il 3 maggio, prima di Juve-Napoli. Si temono ritorsioni alla ripresa del Campionato. Cordoglio unanime.

La morte di Ciro Esposito avvenuta ieri mattina all'alba rischia di divenire il pretesto per una serie di ripercussioni che potrebbero infiammare la ripresa del Campionato di Serie A. Il tifoso del Napoli era stato ferito a colpi di pistola poco prima del fischio di inizio della finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli.

A quanto sembra Ciro avrebbe affrontato il suo assassino che stava attaccando un pullman di tifosi con bombe carta, per difendere gli anziani e i bambini a bordo. E durante la lunga degenza da quel 3 maggio, durante alcuni momenti di lucidità avrebbe anche riferito ai faliari di essere stato ferito da un uomo “chiattone” e, a chi gli ha mostrato la foto di Daniele De Santis, detto “Gastone” avrebbe confermato il riconoscimento. A questo punto, con il decesso di Ciro, la posizione di De Santis si aggrava notevolmente. Si trova già in stato di arresto in ospedale (l'Umberto I), ma i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio adesso gli contestano l'omicidio volontario. La situazione è talmente delicata che l'autorità giudiziaria, ieri pomeriggio, ha disposto il trasferimento del presunto assassino presso la struttura ospedaliera di Viterbo, l'ospedale “Bel Colle” che ha un reparto di degenza protetto. “Gastone” dopo aver esploso i colpi di pistola e ferito Ciro, era stato accerchiato da altri tifosi del Napoli e pestato a sangue, solo l'intervento delle forze dell'ordine ha salvato la sua vita e per questo si trova ancora in ospedale. La famiglia ha reso noto che oggi sarà affidato l'incarico al medico legale per effettuare l'autopsia sul corpo del 30enne. Nel frattempo a Scampia è già pronta nell'auditorium, la camera ardente che dovrebbe accogliere la salma da Roma. Angelo Pisani, presidente della Municipalità nel cui territorio cade anche il rione di Scampia e che è anche uno degli avvocati di Esposito, ha avviato una raccolta firme per chiedere al Presidente Napolitano la medaglia al valore civile per Ciro: “Non dimentichiamo che è stato ferito e poi è morto dopo una lunga agonia per avere cercato di difendere donne e bambini da un attacco con bombe carta a un pullman di supporter partenopei”.

“Dobbiamo cacciare i violenti dagli stadi e ce la faremo, la violenza - ha detto il ministro Angelino Alfano - è la negazione dello sport; è il contrario dell'amore per il calcio di milioni di italiani”.

CHI E' GASTONE - De Santis è un uomo non ancora 5enne, scapolo, senza figli e apparentemente con una unica passione: la Roma. Un ultrà. Di quelli che in curva, la curva giallorossa, tutti rispettano, o forse temono più che altro. Una testa calda, che non nasconde simpatie per la destra estrema, che nel 2008 lo aveva anche portato a candidarsi con una lista civica che sosteneva il sindaco Alemanno. Era un leader della curva sud, fu arrestato durante gli scontri tifosi-forze dell'ordine prima della finale di Coppa Italia tra Roma e Inter. Ancora accusato di estorsione al presidente Sensi a cui tentava di estorcere biglietti e abbonamenti per la curva. Con altri sei ultrà, nel '94, interruppe il secondo tempo del derby. Poi però cadde in disgrazia. I Daspo ebbero l'effetto desiderato: l'allontanamento dalla curva. L'isolamento. De Santis era di fatto solo quando assalì i tifosi del Napoli. Nessuno lo copriva, nessuno lo difese quando venne aggredito a sua volta. Prima del 3 maggio lavorava come custode ad un centro sportivo nei pressi dello stadio Olimpico. Forse anche per stare sempre vicino a quella squadra che amava in modo strano, forse malato.

LE REAZIONI – Il capitano della Roma, Francesco Totti ha scritto un messaggio alla famiglia Esposito: “Il dolore per la perdita di un figlio è la cosa peggiore che possa accadere a un genitore. Da uomo e da padre do un abbraccio ai familiari di Ciro”.

La Segreteria Generale del Quirinale ha fatto recapitare un telegramma alla mamma di Ciro: “Le esprimo i sentimenti di cordoglio del presidente Napolitano per le sofferenze e la morte di suo figlio Ciro” scrive Donato Marra, segretario generale. Napoli è in lutto, e Diego Armando Maradona sul suo profilo Facebook ha postato una foto del cielo con l'iscrizione “Ciro” e ha scritto in italiano, spagnolo e inglese “Ciro, per sempre nel mio cuore”. Il giorno prima del decesso Ciro aveva ricevuto la visita del padre e del fratello di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da una agente di Polizia Stradale (Luigi Spaccarotella) l'11 novembre del 2007 in un'area di servizio nei pressi di Arezzo.Dal Brasile Dries Mertens twitta: “Riposa in pace Ciro. Triste di aver appreso la notizia oggi. I miei pensieri alla sua famiglia e ai suoi amici!. #ForzaNapoliSempre”.  

Giuseppe Bianchi

(26 giugno 2014)

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