Programma di Governo
Tagli alla burocrazia e dei tempi dei procedimenti
Adottato il nuovo programma per analizzare carichi amministrativi e burocratici eccessivi. Su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, previa intesa in sede di Conferenza unificata, individuate le aree oggetto di misurazione che necessitato snellimento delle procedure e dei tempi.
Ridurre oneri amministrativi e burocratici, e in fretta.
Questo in breve l’obbiettivo che si pone il nuovo programma adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la misurazione e la riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi e degli oneri regolatori gravanti su imprese e su cittadini pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 luglio 2014.
Il programma, come evoluzione del precedente che risale al 2008, individua le aree di regolazione oggetto di misurazione e riduzione, tempi, le metodologie di intervento e gli strumenti di verifica dei risultati, assicurando la consultazione dei cittadini, delle imprese e delle loro associazioni.
Il nuovo strumento innova profondamente la portata del processo di misurazione e riduzione, estendendosi agli oneri regolatori anche diversi da quelli amministrativi e ai tempi di conclusione dei procedimenti.
Definizione congiunta ed interventi condivisi.
Queste le parole d’ordine del nuovo programma che, oltre a integrarsi con l’Agenda per la semplificazione condivisa tra Stato, Regioni e autonomie, garantisce importantissimi strumenti di consultazione diretta.
Il programma avrà durata triennale ma si aggiornerà continuamente. Ciò consentirà di identificare tempestivamente eventuali criticità e di definire gli opportuni interventi correttivi.
Salute e igiene degli alimenti, energie rinnovabili, incentivazione alle imprese e gestione dei fondi strutturali, VIA regionale, agricoltura e fisco. Queste le aree su cui, sin da subito, e nelle more delle prime consultazioni, si intende intervenire.
Fondamentalmente il programma si pone come strumento di indagine approfondita.
Sulla scia del programma Europeo “REFIT” (Regulatory Fitness and Performance Programme), il sistema sarà selettivo, concentrandosi su settori e norme che presentano le maggiori potenzialità di semplificazione e di riduzione dei costi regolatori per i destinatari.
Tavoli di lavoro e focus group sono già stati sperimentati. Ma grazie all’iniziativa “100 procedure da semplificare”, lanciata dalla Commissione Europea, si punta su un’analisi a 360 gradi del rapporto dei soggetti regolati con l’amministrazione.
Tra le più importanti novità l’analisi riguarderà anche singole imprese. Un focus su PMI che attraverso interviste da realizzare presso le sedi analizzerà da vicino i principali nodi di complicazione burocratica.
Altra novità assoluta: una analisa approfondita sulle start-up, finora ambito sfuggito alle misurazioni e gravato da un carico burocratico particolarmente elevato.
Buoni i risultati delle prime analisi pilota che hanno interessato anche i cittadini che hanno detto la loro via web. Edilizia, vincoli ambientali, procedure fiscali in primis ma anche pagamento dell’imposta del bollo auto, del canone RAI e procedure legate alle successioni, sono solo alcuni dei settori su cui imprese e cittadini si sono pronunciati.
Ultima ma non ultima, forse la novità più rilevante. L’analisi sistematica di tutte le imposizione supplementari rispetto a quelle imposte dalla normativa europea.
Sí perché spesso noi italiani ci diamo la zappa sui piedi ponendo vincoli, creando procedure complicate non richieste dall’Unione Europea.
Un esempio? Il “SISTRI”, il moderno sistema tecnologico di rigorosa tracciabilità dei rifiuti ideato da noi ma probabilmente troppo complesso e macchinoso, che invece di facilitare le cose, spesso le complica solamente.
Grazie anche a gruppi di lavoro a livello europeo, sarà possibile approfondire le motivazioni del maggiore carico burocratico generato sulle imprese italiane e valutare l’opportunità di imparare dalle migliori pratiche internazionali.
Luca Tosto
(25 luglio 2014)
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