Fisco
TASI, ipotesi di rinvio a settembre
Mentre circa un decimo dei Comuni italiani ha già stabilito aliquote e detrazioni per la Tasi in scadenza il 16 giugno, il Governo studia un rinvio del pagamento a settembre.
Il pagamento della Tasi, la tassa comunale sui servizi indivisibili, potrebbe slittare a settembre. Così il Ministro Del Rio ha annunciato un possibile rinvio dovuto al mancato allineamento dei Comuni su aliquote e detrazioni. L'imposta che sostituisce l'IMU e si paga sulla prima casa come sulle seconde e sugli altri immobili resta ancora un rebus per i contribuenti. La pagano i proprietari ma anche gli inquilini. Le aliquote non sono uguali per tutti, ma le stabiliscono i Comuni. E così le detrazioni: in base alla rendita catastale, al reddito, al numero dei figli a carico e all'età di questi ultimi.
Sugli 8000 Comuni italiani, solo 800 hanno già fissato aliquote e detrazioni. Ben 4000 i consigli comunali in scadenza, da rinnovare col voto di domenica prossima. I tempi, dunque, si allungano e se è già difficile stimare l'impatto sul contribuente di questa nuova tassa, un disallinamento nelle date di pagamento rischierebbe di accrescere la confusione.
Per questo il Governo potrebbe proporre nei prossimi giorni uno slittamento del pagamento dal 16 giugno al 16 settembre, onde concedere ai Comuni il tempo per stabilire importi e modalità di calcolo. La UIL intanto stima che nel 26% dei Comuni la TASI sarà più cara dell'IMU 2012. Una vera e propria beffa se è vero che la TASI avrebbe dovuto ridurre l'impatto fiscale dell'IMU. Il "federalismo fiscale" dei Comuni, sempre più a corto di risorse, rischia piuttosto di accrescere il peso sui contribuenti di questa ulteriore tassa.
Francesco Colafemmina
(19 maggio 2014)
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