Lotta alla corruzione
Trasparenza: arriva il regolamento che sanziona le amministrazioni inadempienti
Sanzioni da euro 1000 ad euro 10.000 per omessa adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione, del Programma triennale per la trasparenza e lintegrità o dei Codici di comportamento.
Queste le parole d’ordine dell’anticorruzione: concretezza per combattere la corruzione negli enti e favorire la trasparenza verso i cittadini.
Ora non ci sono più scuse, perché l’Autorità ha disciplinato le modalità con cui potrà esercitare i poteri sanzionatori nel caso di inadeguati (o inesistenti) piani di prevenzione.
Con l’adozione del regolamento del 9 settembre, sono entrate nella fase attuativa le misure obbligatorie per la difesa dal fenomeno corruttivo nella pubblica amministrazione così come stabilito con la legge 190/2012.
In particolare, con tale ultimo regolamento, è regolato l’ambito di applicazione della disciplina, l’avvio del procedimento, l’istruttoria, l’applicazione e la quantificazione della sanzione.
Così recitano le disposizioni di riferimento: salvo che il fatto costituisca reato, l’ANAC applica una sanzione amministrativa non inferiore nel minimo a euro 1000 e non superiore nel massimo a euro 10.000, nel caso in cui il soggetto ometta l’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione, del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità o dei Codici di comportamento (art. 19, comma 5, D.l. 90/2014 “riforma della P.A.).
Per capire meglio, la legge 6 novembre 2012 n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e della illegalità nella Pubblica Amministrazione” ha introdotto, nell’ordinamento giuridico Italiano, un sistema di prevenzione della corruzione e dell’illegalità nell’espletamento delle funzioni e delle attività della Pubblica Amministrazione.
Il provvedimento disegna un complesso di iniziative ed adempimenti a carico delle Pubbliche Amministrazioni, nell’ambito di una strategia volta ad attuare un’efficace attività di prevenzione della corruzione, attraverso la previsione ed attuazione di pratiche organizzative ed operative, specificamente destinate allo scopo.
Oltre ad un piano a livello nazionale (approvato nel settembre 2013), la legge richiede una elaborazione “decentrata”.
Ciascuna Amministrazione, quindi, entro il 31 gennaio di ogni anno, deve elaborare un proprio specifico Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, sulla base delle linee guida fornite dal Piano Nazionale Anticorruzione.
Lo scopo del Piano? Fornire una valutazione del diverso livello di esposizione degli Uffici al rischio di corruzione e indicare gli interventi organizzativi volti a prevenirlo.
Il P.T.P.C. rappresenta, quindi, lo strumento attraverso il quale sistematizzare e descrivere la strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo.
L’elaborato è il frutto di un processo di analisi dell’organizzazione, di analisi del fenomeno e successiva identificazione, (con seguente attuazione e monitoraggio) di un sistema di prevenzione.
In sostanza ora sarà garantita, attraverso il regolamento sulle modalità applicative delle sanzioni, un effettivo controllo su chi non si è adeguato alla normativa con l’emanazione delle misure.
L’Autorità avvierà i procedimenti per l’irrogazione delle sanzioni d’ufficio, nei casi in cui, nel corso di accertamenti o ispezioni, siano emersi comportamenti configurabili come ipotesi di omessa adozione, ovvero sulla base di segnalazioni ad essa pervenute.
Attraverso l’ausilio della Guardia di Finanza, poi, potrà richiedere alle amministrazioni interessate, al loro responsabile della prevenzione della corruzione, o ai soggetti obbligati, documenti, informazioni o chiarimenti volti ad accertare l’effettiva omessa adozione dei provvedimenti e il grado di partecipazione dei diversi soggetti obbligati.
Il procedimento, infine, potrà chiudersi con l’archiviazione o con la irrogazione, per ciascuno dei soggetti obbligati, di una sanzione pecuniaria di diverso ammontare, in relazione alle responsabilità accertate nella omessa adozione del provvedimento.
L'entrata in vigore scatterà a breve, con la pubblicazione del regolamento sulla Gazzetta Ufficiale.
Luca Tosto
(4 ottobre 2014)
© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e link alla pagina)
DIVENTA FAN DEL QUOTIDIANO DELLA P.A.
Follow @quotidianopaComunicato Importante Selezione Docenti Accademia della P.A.
La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, in vista dell’apertura delle sedi dell’Accademia della PA in tutto il territorio nazionale, ricerca e seleziona personale per singole docenze in specifiche materie delle Autonomie locali da svolgersi presso le Accademie della PA e per le attività di assistenza nelle procedure complesse nei Centri di Competenza.
Newsletter Quotidiano della P.A.
Incorpora le Notizie del QPA
Inserisci sul sito del tuo Ente, sul tuo sito o sul tuo blog, le ultime notizie pubblicate dal Quotidiano della P.A.
Accedi all'interfaccia per l'inserimento cliccando sul pulsante di seguito: