MIPA
La Riforma della P.A. in pillole
Il Ministero pubblica sul sito istituzionale una sintesi della Legge che ha appena avuto il via libera dalle Camere.
Il Ministero per la Semplificazione e la P.A. pubblica sul sito istituzionale una sintesi della Riforma che ha appena avuto il via libera dalle Camere.
La legge di riforma della P.A., approvata il 4 agosto 2015, per il MIPA è il vero e proprio cuore dell’azione del Governo su tutti gli aspetti della pubblica amministrazione:
cittadinanza digitale, organizzazione dello Stato sul territorio, dirigenza, anticorruzione, lavoro pubblico, Camere di commercio, enti di ricerca, società partecipate pubbliche e servizi pubblici locali, forze di polizia, conferenza dei servizi, silenzio-assenso fra amministrazioni, testi unici.
L’amministrazione pubblica entra, infatti, nella vita quotidiana del singolo cittadino, dal lavoro, alla casa, alla salute, alla scuola e al contempo condiziona gli investimenti nel Paese. Con questa consapevolezza - continua il Ministero della P.A. - è stata costruita una riforma al servizio di 60 milioni di cittadini e a sostegno della ripresa economica.
La riforma della pubblica amministrazione è stata affidata anche ad altri due importanti strumenti: Il DL 90, approvato dal Parlamento nell’agosto del 2014, ha rappresentato il primo passo nella strategia della riforma. Prima di tutto col decreto è partita l’Autorità nazionale Anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone, che ha finalmente poteri concreti.
Inoltre, evidenzia il comunicato di Palazzo Vidoni, sono stati attuati alcuni interventi urgenti, utili a superare iniquità del sistema che contribuivano ad alimentare la percezione negativa della nostra amministrazione.
Sono state unificate le 5 scuole della pubblica amministrazione, abrogato il trattenimento in servizio oltre l’età pensionabile, vietati gli incarichi dirigenziali retribuiti alle persone già in pensione, dimezzati i distacchi e permessi sindacali nel pubblico impiego.
In questa logica - continua il MIPA - entrano anche tutte le misure, non solo quelle del decreto legge, che il Governo ha realizzato per colpire sprechi e rendite di posizione: dal tetto dei 240.000 euro lordi annui per chiunque percepisca compensi nel settore pubblico, sino alla drastica diminuzione delle auto blu.
L’agenda della semplificazione 2015-2017 raccoglie 37 azioni che, con il digitale come comune denominatore, riducono la complicazione sofferta da cittadini e imprese in settori cruciali come fisco, welfare, impresa e edilizia.
L’Agenda ha una grande attenzione al cronoprogramma di attuazione, costruito in tre anni, con il coinvolgimento degli enti territoriali. Ogni azione potrà essere monitorata dai cittadini su un sito Internet interattivo: www.italiasemplice.gov.it
Per saperne di più, sulla legge approvata, il Ministero della P.A. presenta uno schema sintetico degli articoli.
Fonte: MIPA
Moreno Morando
(12 agosto 2015)
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