Vigilanza sul lavoro
I risultati dell'attività ispettiva: tasso di irregolarità 64,17% con 181.629 lavoratori irregolari e 77.387 in nero
Presentato il rapporto del Ministero del Lavoro sull'attività di vigilanza 2014.
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, affiancato dal Direttore Generale dell’Attività Ispettiva, Danilo Papa, ha presentato il consueto “Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale 2014”.
Tale Focus evidenzia i "risultati dell’attività complessiva” di vigilanza esercitata nell’anno 2014 dagli “Uffici territoriali” del Ministero del Lavoro e svolta concretamente dal “personale ispettivo” delle sedi, comprensivo degli uomini dell’Arma dei Carabinieri, operanti sia nei Nuclei Ispettorato del lavoro provinciali, che nei Gruppi per la tutela del lavoro Interregionali. La suddetta attività ispettiva ha riguardato, inoltre, le risultanze dei corpi ispettivi appartenenti agli Enti Inps e Inail.
Le aziende ispezionate, complessivamente, come si legge nel Rapporto, sono state 221.476 con un tasso di decremento, rispetto all’anno precedente, pari al -5.80% (aziende ispezionate totali nel 2013 erano state 253.122).
Nel 2014 è stato rilevato un “tasso di irregolarità” del 64,17%, sostanzialmente in linea con il 2013 (64,78%), in valore assoluto ben 142.132 aziende non in regola.
Su tali aziende sono stati censiti 181.629 “lavoratori irregolari” e ben 77.387 “lavoratori in nero”. Per quanto riguarda la tematica di “illiceità previdenziale” il Focus esprime un importo complessivo di “premi evasi” pari alla somma di euro 1.508.604.256.
Relativamente alla vigilanza esercitata direttamente, dal Ministero del Lavoro, per mezzo degli Uffici periferici della stessa Amministrazione, il numero di ispezioni si è attestato a 140.173 controlli eseguiti, leggermente superiore del +0,39% delle ispezioni svolte nel 2013 (139.634), l’obiettivo ministeriale era stato fissato in 135.000 ispezioni annue.
Nel dettaglio la ripartizione nei maggiori aggregati lavorativi rileva in 78.815 (56,23%) ispezioni nel terziario; 40.545 (28,92%) in edilizia; 15.379 (10,97%) nell’industria; 5.434 (3,88%) in agricoltura.
Sono state elevate 41.030 “maxi sanzioni per lavoro nero”.
Le Regioni maggiormente interessate alla suddetta fattispecie sanzionatoria, ovvero maxisanzione sono risultate: Puglia (5.225) Campania (4.600) Calabria (4.236) Lombardia (4.207) e Toscana (4.112).
Relativamente alla vigilanza e sanzioni sulla sicurezza del lavoro, nel 2014 si sono accertate 26.998 “violazioni prevenzionistiche”.
Il Ministro ha quindi messo in risalto, durante la conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2014, la necessità di implementare l’efficienza e l’efficacia delle azioni ispettive, anche rispetto alla necessità di evitare che Enti diversi dispongano di controlli sovrapponibili nei riguardi di medesimi soggetti.
Tale situazione “parrebbe” essere la motivazione principe, unitamente al perseguimento di ulteriori obiettivi di “spending review”, che sta conducendo, speditamente, alla elaborazione e definizione del decreto che istituirebbe la nascente Agenzia ispettiva unica.
Stefano Olivieri Pennesi
(27 febbraio 2015)
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