Fiscalità
Patto di Stabilità: sanzionati 60 Comuni inadempienti
Pubblicato il Decreto contenente l'elenco dei Comuni che nel 2014 non hanno rispettato il patto di stabilità. Nell'Allegato al decreto sono indicate le sanzioni per ciacun Ente Locale.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 231, Serie Generale, del 5 ottobre 2015 è stata pubblicata la comunicazione riguardante l’emanazione,in data 28 settembre 2015, del decreto del Direttore centrale della Finanza Locale concernente la determinazione della sanzione ai comuni per il mancato rispetto del patto di stabilita' interno relativo all'anno 2014.
Nelle premesse del Provvedimento in esame si richiama il comma 26, lettera a) dell’art. 31 della legge n. 183 del 12 novembre 2011, il quale stabilisce che, in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno, l’ente locale inadempiente, nell’anno successivo a quello dell’inadempienza, è assoggettato ad una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo perequativo in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programmatico predeterminato e che gli enti locali della Regione siciliana e della regione Sardegna sono assoggettati alla riduzione dei trasferimenti erariali nella medesima misura.
Si fa poi riferimento all’articolo 1, comma 7, del decreto legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, il quale prevede che, nel 2015, ai comuni che non hanno rispettato nell’anno 2014 i vincoli del patto di stabilità interno, la sanzione prevista dal citato art. 31, comma 26, lettera a), della legge n. 183 del 2011, ferme restando le rimanenti sanzioni, si applica nella misura pari al 20 per cento della differenza tra saldo obiettivo del 2014 ed il saldo finanziario conseguito nello stesso anno.
Inoltre, si richiama l’articolo 1, comma 164, della legge 13 luglio 2015, n. 107, il quale prevede che la sanzione di cui al richiamato articolo 31, comma 26, lettera a), della legge n. 183 del 2011, da applicare nell’anno 2015 agli enti locali che non hanno rispettato il patto di stabilità interno per l’anno 2014, è ridotta di un importo pari alla spesa per edilizia scolastica sostenuta nel corso dell’anno 2014, purché non già oggetto di esclusione dal saldo valido ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno.
Per questi ed altri motivi richiamati in premessa del decreto, all’articolo 1 del Provvedimento (Determinazione della sanzione) si dispone che i comuni indicati nell’allegato A, non rispettosi del patto di stabilità interno 2014, sono assoggettati alla sanzione, per l’importo a fianco di ciascuno indicato, determinato in misura pari al 20 per cento della differenza tra saldo obiettivo del 2014 ed il saldo finanziario conseguito nello stesso anno.
Il predetto importo è ridotto ai sensi dell’articolo 1, comma 164, della legge 13 luglio 2015, n. 107, in misura pari alla spesa per edilizia scolastica sostenuta nel corso dell’anno 2014 purché non già oggetto di esclusione dal patto di stabilità.
L’articolo 2 prevede che la sanzione comporta per i comuni la riduzione delle risorse spettanti, per l’anno 2015, a titolo di fondo di solidarietà comunale ai sensi dell’articolo 1, comma 380 e seguenti della legge 24 dicembre 2012, n. 228, divulgate sulle pagine del sito internet della Direzione centrale della finanza locale del Ministero dell'Interno.
In caso di insufficienza di risorse per operare la riduzione, i comuni sono tenuti a versare la somma residua entro il 31 dicembre 2015, tramite la locale Sezione di tesoreria provinciale dello Stato, all’entrata del bilancio dello Stato, Capo X, capitolo 3509, articolo 2.
In caso di mancato versamento al bilancio dello Stato della predetta somma residua, il recupero sarà operato secondo le procedure previste dall’articolo 1, commi 128 e 129, della predetta legge n. 228 del 2012.
Per saperne di più e vedere l'elenco dei Comuni e le sanzioni:
vai al Testo integrale del Decreto 28 settembre 2015 ed all’Allegato
Moreno Morando
(7 ottobre 2015)
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