Funzione Pubblica
23.000 mail per la Riforma della P.A.
Per l'enormità dei dati arriva in soccorso l'Universita La Sapienza di Roma con algoritmi e modelli matematici. Analizzati e resi pubblici i dati della metà delle lettere.
Sono giunte, alla data del 22 maggio 2014, oltre 23.000 mail all'account rivoluzione@governo.it che discutono sui 44 punti della riforma della pubblica amministrazione lanciata lo scorso 30 aprile in una lettera aperta ai dipendenti pubblici e ai cittadini.
Un successo numerico che ha aperto il tema di come leggere una tale massa di informazioni.
Si è reso necessario l'utilizzo di tecnologie sofisticate che ne consentissero una lettura razionale.
Grazie alla collaborazione del Dipartimento di metodi e modelli per l'economia, il territorio e la finanza di Sapienza università di Roma si stanno utilizzando gli strumenti del text mining, cioè dell'estrazione di informazioni dai testi delle mail. Attraverso l'uso di strumenti e algoritmi della statistica è possibile classificare le mail pervenute, secondo il grado di pertinenza con i 44 punti della riforma.
Questo consente di effettuare al meglio la lettura "umana" dei testi delle mail e di comprendere, nel merito, gli orientamenti e le proposte delle migliaia di cittadini e dipendenti pubblici che stanno scrivendo la loro idea di riforma. Nessuna mail, in pratica, rimarrà non letta.
Dal primo gruppo di 10.000 messaggi processati emergono già alcuni dati.
La provenienza geografica delle mail è abbastanza equilibrata con il 42% dei messaggi fino ad ora analizzati in provenienza dal nord, il 30% dal centro e un sorprendente 28% da sud e isole; molto meno in equilibrio il genere dei mittenti con una media del 73% di uomini su un 23% di donne, che salgono però 30% quando si parla di persone, agevolazione del part-time e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
L'analisi sin qui svolta ha consentito inoltre di individuare quali sono gli argomenti che interessano di più le persone che sino ad oggi hanno scritto a rivoluzione@governo.it Se si prendono in considerazione i tre grandi temi suggeriti dalla lettera aperta prevale di gran lunga l'attenzione per le persone e il rinnovamento generazionale della Pa, seguito dall'esigenza di combattere gli sprechi, per chiudere con le riflessioni sugli Open Data, la trasparenza e la Pa digitale.
Se prendiamo i singoli punti quelli più commentati sono:
1) modifica dell'istituto della mobilità volontaria e obbligatoria
2) abrogazione dell'istituto del trattenimento in servizio, sono oltre 10.000 posti in più per giovani nella p.a., a costo zero
3) riduzione del 50% del monte ore dei permessi sindacali nel pubblico impiego
4) introduzione dell'esonero dal servizio
5) possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico, oltre un termine
6) eliminazione dell'obbligo di iscrizione alle camere di commercio
7) agevolazione del part-time
8) introduzione del Pin del cittadino: accesso a qualsiasi servizio pubblico attraverso un'unica identità digitale
9) valutazione dei risultati fatta seriamente e retribuzione di risultato erogata anche in funzione dell'andamento dell'economia
10) conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, asili nido nelle amministrazioni
L'analisi testuale evidenzia infine un sentimento positivo verso i temi enunciati dalla lettera, in un rapporto 3 a 1 dei termini che definiscono positività e accordo rispetto a quelli che manifestano disaccordo e opposizione.
Al termine della consultazione, sarà possibile anche offrire un output rispetto ai contenuti delle mail, ma al momento vorrei sottolineare il grande successo di questa consultazione. Abbiamo avviato un modo innovativo di partecipazione alla decisione politica che apre una riflessione per tutte le organizzazioni sociali, assicurando, al contempo, attraverso una metodologia scientifica di lettura, un modo serio di analisi reale di quanto sta pervenendo.
Non si tratta del vecchio dibattito tra democrazia diretta e indiretta ma della consapevolezza che, in una fase completamente nuova, occorra riflettere su forme innovative e avanzate per costruire il consenso e individuare le soluzioni migliori per la collettività.
Silvia Capovin
(23 maggio 2014)
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