In tale prospettiva, lo schema pone particolare attenzione alle PMI, delineando un regime informativo adeguato alle loro esigenze, semplificato rispetto a quello vigente, che riduce i costi amministrativi salvaguardando al contempo un livello minimo di trasparenza funzionale alle loro attività.
Tra gli elementi di maggior rilievo per i quali si auspica di raccogliere ulteriori elementi di valutazione e di impatto rientrano:
- la differenziazione degli obblighi informativi in base ad alcune soglie dimensionali dell’impresa;
- l’introduzione di una nuova categoria di imprese, le “micro imprese”, che si avvalgono di un regime di contabilità particolarmente semplificato;
- l’utilizzo di alcuni moderni istituti contabili già contemplati dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, quali l’indicazione a bilancio del “fair value” per gli strumenti finanziari derivati, diverse modalità di imputazione relativamente al “costo ammortizzato” e alla “attualizzazione” delle attività e passività finanziarie;
- l’estensione di questi ultimi istituti contabili anche alle imprese di assicurazione, per le quali la relativa applicazione potrebbe essere non ottimale a questo stadio in ragione della necessità di un adeguato raccordo tra valutazione delle attività e delle passività, in attesa che nei prossimi anni si completi la transizione delle imprese assicurative ai principi contabili internazionali (IFRS), oggi ad esse applicabili solo per la redazione del bilancio consolidato.
- l’introduzione di particolari obblighi di rendicontazione e trasparenza per le imprese operanti nei settori estrattivi e di utilizzo delle risorse forestali primarie (country by country reporting)
I documenti di consultazione sono reperibili nella sezione del Dipartimento del Tesoro dedicata alle Consultazioni Pubbliche, dove sono anche brevemente descritte le finalità perseguite, l’impostazione del nuovo quadro normativo che si intende realizzare, alcuni punti di interesse principale e le indicazioni per inviare osservazioni e suggerimenti
Fonte: MEF