Antitrust
Grande richiesta del c.d. "Rating di legalità"
E' lo strumento con cui l'AGCM attribuisce un punteggio alle imprese virtuose con fatturato superiore ai 2 milioni e che rispettano certi requisiti.
Nel 2012 il Parlamento ha approvato il c.d. “Rating di legalità”, vale a dire lo strumento con cui l’Antitrust attribuisce un punteggio, da una a tre “stellette”, alle imprese virtuose che hanno un fatturato superiore ai due milioni di euro annui e rispettano una serie di requisiti giuridici e “qualitativi”.
Per ottenere una “stelletta”, il titolare dell’azienda e gli altri dirigenti non devono avere precedenti penali per i reati di cui al decreto legislativo n. 231 del 2001 e per i principali delitti contro la pubblica amministrazione nonché per reati tributari. Nei confronti di questi soggetti, inoltre, non dev’essere stata iniziata l’azione penale per reati di stampo mafioso.
Per quanto riguarda l’impresa, non deve aver commesso illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al decreto legislativo n. 231 e non deve essere stata condannata nel biennio precedente per illeciti antitrust e in materia di tutela del consumatore.
L’impresa, inoltre, deve effettuare pagamenti e transazioni finanziarie oltre i mille euro esclusivamente con strumenti tracciabili. Per ottenere un punteggio più alto, il Regolamento indica altri sei requisiti: due “stellette” se ne vengono rispettati la metà, tre “stellette” se vengono rispettati tutti.
L’Autorità Garante della Concorrenze e del Mercato ha comunicato che continuano ad aumentare le richieste per ottenere il Rating di legalità. Nel primo quadrimestre di quest’anno, infatti, le domande in tal senso sono state ben 461, cioè più di quelle ricevute in tutto il 2014 (complessivamente 415).
In particolare, l’Antitrust ne ha registrato 83 a gennaio, 133 a febbraio, 144 a marzo e 101 ad aprile, con una media superiore alle cento al mese.
Sulle 461 domande presentate nel primo quadrimestre 2015, sono stati chiusi dall’Agcm 269 casi; 192 sono ancora in corso e 53 sono stati invece archiviati.
Le attribuzioni risultano 198, quattro le conferme e due i maggior punteggi, dieci i dinieghi, con una revoca e una sospensione.
Dall’inizio dell’attività, da gennaio 2013 al 30 aprile 2015, le richieste ammontano finora a un totale di 1042. L’elenco completo delle aziende che hanno ottenuto il Rating è pubblicato su questo sul sito (www.agcm.it/rating-di-legalita/elenco.html).
Del Rating assegnato dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, in base alla legge e al successivo decreto n.57 del 2014, “si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario”.
In forza della stessa normativa, “gli istituti di credito che omettono di tener conto del rating attribuito in sede di concessione dei finanziamenti alle imprese sono tenuti a trasmettere alla Banca d'Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta”.
Per maggiori informazioni: Statistiche Rating primi 4 mesi del 2015
Fonte: Antitrust
Moreno Morando
(6 maggio 2015)
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