Mercato unico digitale europeo
Unione Europa, continua la battaglia contro Google
Separazione dei motori di ricerca dalle attività commerciali, l'intervista ai deputati Schwab e Tremosa sulla risoluzione non vincolante approvata dal Parlamento Europeo.
Un nuovo comunicato del Parlamento europeo è stato diramato per precisare, attraverso la voce dei deputati Schwab e Tremosa, la nuova strategia per assicurare lo sviluppo del mercato unico digitale attraverso nuove azioni dirette ad impedire abusi della situazione di monopolio delle aziende on line attuata con la risoluzione non vincolante votata il 27 novembre.
Nella risoluzione, in particolare, si sottolinea che il traffico internet dovrebbe essere trattato in maniera paritaria, senza discriminazioni, e che il processo di ricerca e i suoi risultati dovrebbero essere imparziali.
La risoluzione considera anche la necessità di una riforma - attesa da molto tempo - del diritto d'autore, la buona esecuzione della strategia europea sul cloud computing, e richiama gli Stati membri a stanziare risorse per combattere la cyber criminalità.
Le posizioni dei deputati europei sostenitori della risoluzione, Andreas Schwab (PPE, Germania) e Ramon Tremosa (ALDE, Spagna):
La proposta più dibattuta è quella di separare i motori di ricerca dalle attività commerciali delle società. Qual è l'obiettivo?
Schwab - Il problema principale della risoluzione è stato quello di sviluppare una strategia coerente e ampia per sviluppare il mercato unico digitale europeo. Abbiamo messo insieme le principali aree che necessitano proposte politiche, come ad esempio i motori di ricerca, la protezione dei dati, la privacy, la sicurezza informatica, il roaming, la neutralità della rete e così via ... questi temi appartengono a politiche diverse, ma dovrebbe far parte dello stesso pacchetto.
Tremosa - La risoluzione esprime alcune linee guida su quello che ci aspettiamo dal Commissario europeo Ansip. Essa esprime il nostro parere in una risoluzione non vincolante: un forte messaggio politico.
È troppo regolamentazione del mercato?
Tremosa - Come tutti, usiamo Google, ammiriamo il lavoro dell'azienda americana e riconosciamo che i loro servizi hanno migliorato la nostra vita. Ma riconosciamo anche che Google non è un servizio pubblico, ma una società privata. Non stiamo chiedendo di fornire i loro algoritmi, come non chiederemmo i segreti della Coca-Cola. Ma negli Stati Uniti, Google subisce la concorrenza che in Europa non esiste... Le PMI europee vengono espulse dal mercato, perdendo gli investimenti del mercato azionario a causa del trattamento preferenziale che riceve Google. Se si desidera acquistare un biglietto aereo su Google, si otterranno per primi i risultati di Google Flight. E tutti al seguito.
Schwab - Abbiamo bisogno di condizioni paritarie. Gli utenti dovrebbero sempre ottenere le migliori risposte alle loro domande. L'obiettivo del mercato unico digitale deve essere una vasta gamma di offerte. Al momento, corriamo il rischio che Google pubblicizzi i propri servizi, ostacolando la competitività per gli altri.
Quali saranno le consequenze se i motori di ricerca verrano separati dalle attività commerciali?
Tremosa - Non è la prima volta che ci troviamo in Parlamento a trattare delle risoluzioni che implicitamente o esplicitamente si occupano di Google. Un anno fa abbiamo votato per consegnare un mandato alla Commissione in una risoluzione sulla concorrenza di mercato: chiedevamo maggiore trasparenza sulla concorrenza, in particolare nel caso di Google. Quattro anni fa, la Commissione ha avviato un'inchiesta per conoscere meglio le accuse di violazioni delle norme antitrust da parte di Google. Non stiamo affrontando un problema nuovo. E non possono fingere di essere sorpresi.
Schwab - La Commissione sostiene che i motori di ricerca sono "infrastrutture critiche" nel settore delle reti e sicurezza delle informazioni. Ma a quanto pare non sono riusciti a definirle come una struttura essenziale in materia di concorrenza. Dobbiamo dare la stessa risposta agli stessi problemi in tutti settori.
La Direzione
(7 dicembre 2014)
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