Istituto Superiore di Sanità
Emergenza alcol in Italia
In aumento l'impatto del consumo dannoso. Giovani, anziani, maschi sono i più a rischio.
In occasione dell’Alcohol Prevention Day, il 9 aprile, l’Osservatorio Nazionale Alcol-CNESPS dell’ISS presenta le tendenze del consumo di alcol in Italia.
Sebbene il nostro Paese abbia ridotto i consumi attestandosi a 6,10 litri di alcol puro annuali pro/capite tale riduzione non sembra essere stata conseguita dai consumatori definiti "heavy drinkers", bevitori pesanti, che interpretano il bere secondo una modalità dannosa per la salute, cioè superando i 40 grammi giornalieri di alcol per le donne e i 60 grammi per gli uomini.
In Italia, infatti, nel 2012 gli uomini che hanno consumato più di 5 bicchieri di alcol al giorno (1 bicchiere equivale a 12 grammi) sono stati circa 400mila e le donne 220mila. Una quota stabile negli anni.
Inoltre, nel 2010 complessivamente 16.829 persone, di cui 11.670 uomini e 5.159 donne di età superiore ai 15 anni sono morte per cause totalmente o parzialmente attribuibile al consumo di alcol.
La percentuale dei decessi alcol-attribuibili varia in base al sesso e all’età delle persone. La tipologia di decesso che caratterizza maggiormente le classi di età giovanili e rappresentata da quelli avvenuti a causa di cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti; nelle fasce di età anziane (ultra 60enni) il maggior contributo deriva dalle malattie parzialmente attribuibili al consumo di alcol e da cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti ad indicare che l’alcol è un fattore di rischio per numerose patologie diffuse quali patologie vascolari, gastroenterologiche, neuropsichiatriche.
Inoltre, il tasso di mortalità alcol-attribuibile, disaggregato per sesso e relativo al 2010, mostra una variabilità regionale molto elevata con range che variano da un minimo di 3,03 decessi nelle Marche ad un massimo di 8,23 in Valle d’Aosta ogni 10.000 uomini ed un minimo di 0,19 decessi nel Lazio ed un massimo di 2,66 decessi in Molise ogni 10.000 donne.
Tra gli uomini i valori più elevati di decessi alcol-attribuibili si registrano in Valle d’Aosta, nella Provincia Autonoma di Trento (6,11), in Molise (6,58), in Basilicata (6,0%) ed in Calabria (6,18%) mentre i valori più bassi si registrano in Sicilia e nelle Marche (3,03); tra le donne il valore più elevato si registra in Molise seguito da Valle d’Aosta (2,55), Puglia (2,58), Basilicata (2,32), Calabria (2,11), Piemonte (2,22) e Veneto (2,07); i valori più bassi si osservano nel Lazio (0,19) e in Sardegna (0,61).
La mortalità acuta e quella conseguente a malattie croniche, da lunga esposizione a quantità dannose di alcol, sono da contrastare attraverso azioni evidentemente differenti che richiedono attivazione di competenze non esclusivamente sanitarie e che coinvolgono i settori ben identificate dalla Global Strategy dell’OMS e dalla Commissione Europea che richiamano l’attenzione sui valori creati da modalità improprie di marketing ai minori e sulle nuove culture del bere che richiedono rapido adeguamento anche in termini normativi delle misure di controllo e di tutela a difesa della salute dei cittadini e dei consumatori.
Claudia De Vincenzi
(12 maggio 2014)
© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e link alla pagina)
DIVENTA FAN DEL QUOTIDIANO DELLA P.A.
Follow @quotidianopaComunicato Importante Selezione Docenti Accademia della P.A.
La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, in vista dell’apertura delle sedi dell’Accademia della PA in tutto il territorio nazionale, ricerca e seleziona personale per singole docenze in specifiche materie delle Autonomie locali da svolgersi presso le Accademie della PA e per le attività di assistenza nelle procedure complesse nei Centri di Competenza.
Newsletter Quotidiano della P.A.
Incorpora le Notizie del QPA
Inserisci sul sito del tuo Ente, sul tuo sito o sul tuo blog, le ultime notizie pubblicate dal Quotidiano della P.A.
Accedi all'interfaccia per l'inserimento cliccando sul pulsante di seguito: