Legge di stabilità 2015
Province: via libera della Corte dei Conti alle spese per relazioni pubbliche, convegni, pubblicità e rappresentanza
Le attività devono essere finanziate da terzi e risultare del tutto neutre per il bilancio, mentre resta fermo il divieto assoluto di attribuire incarichi di studio e consulenze. Il parere della Sezione Regione Emilia Romagna del 10.4.2015.
Il via libera della Corte alle spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza è, quindi, condizionato in quanto le Province che beneficino di un finanziamento proveniente da soggetti terzi, siano essi pubblici o privati, dovranno comunque assicurasi che tali attività restino del tutto neutre per il bilancio.
Tale circostanza, aggiunge la Corte, preclude la possibilità di intraprendere iniziative, nel quadro di relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza, che implichino, per la Provincia, l'assunzione della spesa per l’IVA a carico del proprio bilancio.
Tale precisazione comporta importanti conseguenze con riferimento ai finanziamenti comunitari.
Infatti, la stessa Provincia, nella richiesta di parere, si era premurata di chiedere alla Corte se potesse sostenere spese (a carico del proprio bilancio) a titolo di IVA, non rendicontabile alla Comunità europea sottolineando come "in caso di risposta negativa è evidente che l’Ente Provincia non potrà più essere il soggetto Capofila di progetti finanziati dalla Comunità europea”.
Da ultimo, con riferimento agli incarichi di studio e consulenza, la Corte dei Conti è chiara nel rilevare che il legislatore statale, in tal caso, non pone per le province un mero divieto di sostenere le relative spese, ma, più radicalmente, preclude l'attribuzione di detti incarichi.
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Enrico Michetti
La Direzione
(20 aprile 2015)
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