Piano telematico
Pubblicato uno studio sulla diffusione e l'utilizzo dei social media nelle P.A. dell'Emilia Romagna
Facebook è risultato il social più diffuso e in continua crescita; segue Twitter, con una concentrazione negli enti di maggiore dimensione.
Nell'ambito delle attività di Benchmarking della società dell’informazione in Emilia-Romagna è stato pubblicato il rapporto “Diffusione e modalità di utilizzo (sostenibile) dei social media nelle PA in Emilia-Romagna 2014”. Un documento a cura del Coordinamento del Piano Telematico in cui viene misurato quanto e come i social media sono utilizzati dai Comuni, dalle Unioni di Comuni, e dalla Regione. A differenza di iniziative già realizzate in precedenza, il report 2014 è focalizzato su tutto il territorio regionale e non soltanto sui capoluoghi di Provincia. I dati sono disponibili anche in formato aperto nella sezione “ICT e società dell’informazione” del portale open data della Regione Emilia-Romagna.
Con 20 milioni di account attivi al giorno, a livello nazionale è il social network più diffuso dagli utenti di Internet. Lo stesso dicasi per le PA in Emilia-Romagna. Viene infatti utilizzato da 213 enti (pari al 55% circa di quelli considerati) per 332 account complessivi: si tratta in prevalenza di Comuni(203, pari al 60% sul totale di 340 Comuni) e della Regione, mentre è ancora marginale l’utilizzo di questi strumenti da parte delle Unioni (20%, pari a una Unione su 5) e dei Comuni micro (33%, ovvero utilizzato da uno su 3).
Tra il 2013 ed il 2014 la presenza di account e di enti che lo utilizzano sono ulteriormente aumentati, ad evidenza di un fenomeno ancora in espansione, anche se con un intensità più contenuta rispetto agli anni passati. Il numero totale degli account è infatti aumentato di 6 punti percentuali ed numero di enti presenti su Facebook di più 8 punti percentali.
Nel gestire la propria presenza su Facebook, le PA dell’Emilia-Romagna sono attente all’essere chiaramente identificabili (nel 78% dei casi) e garantiscono in prevalenza un aggiornamento almeno settimanale (nel 68% dei casi). In quasi un Ente su 3, in prevalenza i più grandi, l’aggiornamento è quotidiano, o più frequente.
Meno consolidata è l’attitudine e l’abitudine a gestire la relazione con la cittadinanza. Il 44% degli account presenta commenti ai post in bacheca ad indicare una certa vitalità nella relazione con gli utenti, ma solo per un 23% di casi si può parlare di effettiva interattività da parte dell’amministratore dell’account, con risposte sistematiche a richieste esplicite dei cittadini/seguaci. La presenza di risposte non sporadiche cresce all’aumentare del presidio dato a questo canale di comunicazione, come ad esempio la frequenza di aggiornamento della bacheca.
Se Facebook è il social media più utilizzato, vi sono enti che hanno allargato la propria presenza ad altri strumenti social tanto che il 12% è presente su 2 canali contemporaneamente e il 6% dei Comuni ha un proprio account su 3 canali.
Twitter, il sistema di microblogging che nel dicembre 2013 contava 3,4 milioni di utenti attivi in Italia, nel 2014 in Emilia-Romagna è stato utilizzato da53 enti (in totale di 69 account) con un numero complessivo di 74.000 follower concentrati in prevalenza su pochi enti, tanto che il 71% degli account ha meno di 1.000 follower.
Fra i maggiori utilizzatori di Twitter troviamo la Regione, con ben 8 account sia di natura generale che settoriale. Per quanto riguarda gli ambiti provinciali, Bologna è quella con il maggior numero di account (14) seguita da Reggio Emilia (10).
Entrando nel dettaglio della presenza su Twitter dei Comuni emiliano-romagnoli, il 14% di essi (pari a 49), ha almeno un account. Complessivamente i Comuni hanno attivato 58 account (l’84% del totale account attivati), di cui circa due terzi, sono concentrati nei Comuni medio-grandi e grandi.
In termini di popolarità (numero di follower) e interattività (quantità di tweet) l'account del Comune di Bologna è cresciuto in maniera esponenziale rispetto agli altri, passando dagli oltre 5.600 follower del 2012 a 17mila e con un numero di tweet (36.700) – il dato è sempre a settembre 2014 –che rappresentano quasi un quarto dei “cinguetii” complessivamente rilevati.
YouTube
La rilevazione dei canali YouTube si è arricchita rispetto allo scorso anno in quanto non ci si è limitati a all’elenco degli enti che presentavano l’icona di YouTube sul proprio sito istituzionale, ma si è effettuata una ricerca più approfondita direttamente sul social. Il livello di diffusione di questa piattaforma web, che consente la visualizzazione e la condivisione in rete di video originali creati dagli utenti, è ancora molto contenuto tra le PA dell’Emilia-Romagna, con 69 canali riconducibili a 62 enti.
Come nel caso di Twitter, emerge un uso ancora limitato di questo social indicato dal basso numero degli iscritti (pari a 4.901 per tutti i canali), dalla scarsa presenza della sezione discussione e di commenti ai video. Anche la vitalità dei canali è limitata con 29 attivi alla data di rilevazione, cioè con un video pubblicato nei 2 mesi precedenti.
L’uso efficace dei social
La seconda parte del rapporto è dedicata a qualche suggerimento per essere efficaci nella gestione dei social media. Indicazioni generali che valgono per tutte le piattaforme: l’uso dell’account per condividere e non solo per pubblicare, rispondere sistematicamente, dare continuità al presidio e spazio a ciò che è rilevante per la comunità di riferimento ed infine presentarsi con cura.
Vi sono poi altri elementi specifici di pratica utilità per l’uso dei singoli social media esaminati. Molti sono gli elementi segnalati per identificare e presentare i contenuti in maniera rilevante per la cittadinanza e che consentono alle PA un uso sostenibile dei social media.
Moreno Morando
(20 aprile 2015)
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