Attività di Governo
CdM: un decreto legge sui rifiuti e il regolamento sull'anagrafe nazionale
L'Esecutivo ha approvato, in via preliminare, anche un regolamento sulla banca dati nazionale del DNA e un d.lgs. sui collegi elettorali.
Il Consiglio dei Ministri, nell'ultima seduta ha approvato, tra gli altri, i seguenti Provvedimenti:
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E CONTINUITA’ PRODUTTIVA DI SITI INDUSTRIALI (DECRETO LEGGE)
Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti e del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, un decreto legge in materia di rifiuti e di continuità delle attività produttive in siti di interesse strategico nazionale.
Il primo articolo del provvedimento riallinea la normativa italiana in materia di rifiuti alla disciplina europea, intervenendo sull’articolo 183 del Codice Ambientale (decreto legislativo 152 del 2006), che contiene le definizioni generali in materia di rifiuti, adeguando alcune definizioni alla direttiva europea in materia e alla consolidata interpretazione della Corte di Cassazione, specificando il concetto di deposito temporaneo all’interno delle aree di produzione.
In particolare:
per “produttore di rifiuti” si intendono anche i soggetti ai quali sia giuridicamente riferibile la loro produzione;
viene ridefinito il “deposito temporaneo” comprendendo in esso anche il deposito preliminare alla raccolta e specificando che deve intendersi riferito all’intera area in cui si svolge l’attività di produzione dei rifiuti.
Viene, inoltre, riformulata la disposizione transitoria sulle attività sottoposte ad Autorizzazione Integrata Ambientale, adeguandola alla direttiva europea 2010/75: le imprese che già operano nel pieno rispetto dei requisiti richiesti dalla direttiva Ue e che avrebbero rischiato di dover cessare le loro attività entro il 7 luglio prossimo in assenza del rilascio nei termini delle Aia regionali, potranno proseguire l’esercizio nelle more della definizione dei procedimenti autorizzativi da parte delle competenti autorità regionali.
Il decreto prevede, inoltre, una serie di disposizioni volte a garantire la continuità dell’attività produttiva di stabilimenti industriali d’interesse strategico nazionale in presenza di sequestro giudiziario di beni quando questo si riferisce a ipotesi di reato riguardanti la sicurezza dei lavoratori, garantendo allo stesso tempo la salvaguardia dell’occupazione, della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente.
Il provvedimento amplia quanto già previsto dalle disposizioni normative del 2012 sugli stabilimenti d’interesse strategico, disposizioni per le quali la Corte Costituzionale ha chiarito la possibilità di un intervento del legislatore circa la continuità produttiva compatibile con i provvedimenti cautelari.
Il decreto, in questa ottica, prevede che l’attività di uno stabilimento possa proseguire per un periodo non superiore a 12 mesi, subordinatamente alla presentazione di un piano contenente misure e attività aggiuntive, anche di carattere provvisorio, per la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro. Vigili del fuoco, Asl e INAIL, nelle rispettive competenze, svolgeranno attività di vigilanza sull’attuazione del piano mediante costante monitoraggio e ispezioni.
Vai al testo del D.L. n. 92 del 4 luglio 2015, pubblicato nella G.U. n. 153 del 4 luglio 2015.
ANAGRAFE NAZIONALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE (esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, l’approvazione di un regolamento, da adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica, che adegua il regolamento anagrafico della popolazione residente alla disciplina che ha istituito l’Anagrafe nazionale della popolazione residente.
Il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, ha introdotto nel nostro ordinamento l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR). L’istituzione di un’unica struttura per la gestione dei dati anagrafici che subentra all’Indice Nazionale delle Anagrafi (INA), all’Anagrafe della Popolazione Italiana Residente all’Estero (AIRE) e, gradualmente, alle Anagrafi curate dai comuni, si inquadra all’interno del programma di accelerazione del processo di informatizzazione della pubblica amministrazione e di razionalizzazione e di semplificazione dell’azione amministrativa e implica la necessità di aggiornare la disciplina che regola la materia degli adempimenti anagrafici.
Il regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri mira, quindi, a rendere coerenti le norme del regolamento anagrafico con questa recente innovazione di sistema, modificando il quadro normativo per assicurare il corretto svolgimento degli adempimenti anagrafici anche all’interno del nuovo assetto. Il testo approvato in via definitiva è stato modificato, rispetto a quello già approvato in via preliminare lo scorso 30 ottobre, per recepire le osservazioni formulate dal Garante per la protezione dei dati personali e dal Consiglio di Stato.
BANCA DATI NAZIONALE DEL DNA E LABORATORIO CENTRALE (esame preliminare)
Su proposta del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, il Consiglio dei ministri ha deliberato l’approvazione in via preliminare di un regolamento, da adottarsi con Decreto del Presidente della Repubblica, che disciplina le modalità di funzionamento e organizzazione della banca dati nazionale del DNA e del laboratorio centrale per la banca dati nazionale del DNA.
Con la legge 30 giugno 2009, n. 85, l’Italia ha ratificato il Trattato di Prüm che mira, a completamento degli accordi di Schengen, a rafforzare la cooperazione transfrontaliera nella lotta ai fenomeni del terrorismo, dell’immigrazione clandestina, della criminalità internazionale e transnazionale e disciplina l’impegno tra le parti contraenti a creare schedari nazionali di analisi del DNA e a scambiare le informazioni in essi contenute, l’impegno a scambiare le informazioni sui dati dattiloscopici (impronte digitali), nonché l’accesso ai dati inseriti negli archivi informatizzati dei registri di immatricolazione dei veicoli.
Il provvedimento approvato oggi attua quindi la legge di ratifica nella parte in cui essa prevede l’istituzione, presso il Ministero dell’Interno, di una banca dati nazionale del DNA e, presso il Ministero della Giustizia, di un laboratorio centrale, con la finalità di identificare gli autori dei reati.
Come previsto dalla stessa legge, sullo schema di decreto sono stati acquisiti il parere favorevole del Comitato nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita e il parere favorevole con osservazioni del Garante per la protezione dei dati personali, che ha altresì espresso l’intesa sui termini di conservazione dei profili del DNA e dei campioni biologici.
ITALICUM (esame preliminare d. lgs.)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, ha approvato in via preliminare il decreto legislativo che attua la delega al Governo per la determinazione dei collegi plurinominali prevista dalla legge 6 maggio 2015, n. 52, c.d. Italicum.
Con questo atto sono definiti i cento collegi in cui gli elettori saranno chiamati a scegliere i membri della Camera dei deputati in base alla nuova legge elettorale. La ridotta dimensione dei collegi, ai quali sono assegnati i seggi in un numero variabile tra tre e nove in base alla relativa ampiezza, consente - secondo il Governo - ad ogni elettore di individuare chiaramente l’offerta politica che gli viene sottoposta nel collegio di appartenenza e di scegliere il proprio candidato.
Vai al testo integrale del comunicato
Fonte: Governo
Moreno Morando
(6 luglio 2015)
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