Riforma P.A. e altro
Renzi: "e' finito il tempo delle mediazioni, ora si decide"
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a tutta una serie di provvedimenti per snellire e cambiare la P.A. e per andare incontro alle esigenze piu' volte manifestate dalle imprese
Ritorniamo ancora sui provvedimenti adottati venerdì dal Consiglio dei Ministri. Ci occuperemo solo delle parti che non abbiamo toccato nei vari articoli dei giorni scorsi, ancora visibili sul Quotidiano della P.A.
Questo dipende dal fatto che negli ultimi anni è invalsa l’abitudine di adottare in CdM, non dei testi definitivi, ma degli schemi che vengono completati e messi a punto successivamente. E’ per questo che non è sempre possibile avere tutte le notizie utili per dare notizie fondate ed approfondite nelle ore immediatamente successive; ed è lo stesso motivo per cui, spesso, i testi arrivano al Quirinale con po’ di ritardo.
Ad ogni modo, sappiamo che la parte che riguarda il piano di Riforma della P.A. è contenuta in un ddl delega, che allungherà necessariamente i tempi, ma stante la complessità della materia da riordinare e modificare, non pare proprio ci fossero alternative a questa scelta.
Il resto è contenuto in due decreti “omnibus” e la prima cosa da segnalare è sicuramente la previsione di tempi molto stretti “per dare attuazione alle norme adottate”. Negli ultimi anni, infatti, non si contano -e ne abbiamo dato spesso notizia- le leggi approvate e rimaste poi nel cassetto perché non erano state seguite dai necessari provvedimenti attuativi.
Limitandoci, quindi, a quanto non era contenuto nei precedenti articoli, si segnala la stretta sul “divieto di cumulo delle retribuzioni”. Sul versante della magistratura amministrativa, scompariranno le sezioni distaccate dei TAR a partire dal 1° ottobre; inoltre, per accedere all’incarico di Capo di Gabinetto o agli uffici di collaborazione, i magistrati dovranno essere collocati fuori ruolo, non essendo più sufficiente la semplice aspettativa.
Passando oltre, si segnala l’abolizione del “diritto di rogito” ai segretari comunali e la riduzione dal 75% al 10% della percentuale delle spese legali all’Avvocatura (azzerate in caso di spese compensate).
Diversi i provvedimenti che riguardano le imprese, a partire dalla semplificazione e razionalizzazione del sistema degli appalti pubblici, iniziando dalla questione della responsabilità solidale dell’appaltatore. Da segnalare anche il dimezzamento del capitale necessario per costituire una S.p.a.; le norme sulle emissioni azionarie a voto plurimo, la facilitazione per il ricorso ai bond societari, i rimborsi IVA e le compensazioni.
Ancora : il taglio del 10% della bolletta elettrica per le Pmi e la riduzione del 50% del diritto camerale a carico delle imprese. Per quello che riguarda, invece, l’intervento sul credito d’imposta per le imprese che investono, bisognerà aspettare i dettagli, perché i ministri competenti (Guidi e Padoan) erano ancora impegnati a trovare una soluzione di compromesso.
Sono previsti moduli unici per l’inizio dell’attività (Scia) e l’aumento dei posti per le specializzazioni mediche (da 3.300 posti a 5.000).
Moreno Morando
(15 giugno 2014)
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