Italia Digitale
Fatture elettroniche, oltre 5 milioni in 10 mesi
L'Agenzia per l'Italia Digitale sottolinea che, con l'obbligo per tutte le p.a., il numero è quadruplicato.
L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) ha comunicato che dal 6 giugno 2014 - data di avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica per Ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza e assistenza - al 30 aprile 2015, sono state più di cinque milioni le fatture elettroniche gestite dal Sistema d’Interscambio (SdI).
L'AgID poi sottolinea che, nel mese di aprile 2015, subito dopo dopo l’entrata in vigore (il 31 marzo 2015) dell’obbligo per tutte le amministrazioni, il numero delle fatture si è quasi quadruplicato rispetto al mese precedente, passando da circa 500.000 file gestiti nel mese di marzo, a quasi due milioni.
L'80% (oltre 42.000) degli uffici di fatturazione elettronica registrati su IPA, al 30 aprile 2015, ha ricevuto almeno un file fattura. Nel complesso - continua il comunicato dell'AgID - l’84% dei file fattura gestiti dal Sistema sono stati correttamente inoltrati alle amministrazioni di riferimento, il 15,4% sono stati scartati a causa della presenza di errori, ma solo lo 0,4% non sono stati recapitati per l’impossibilità di identificare o raggiungere l’ufficio destinatario.
Dal 6 giugno 2014 al 30 aprile 2015 le fatture elettroniche con codice ufficio destinatario non identificato (cioè inviate dai fornitori con codice ufficio 999999, inserito in sostituzione del codice ufficio ordinario nel caso di mancata identificazione del corretto codice) sono pari a circa lo 0,3% dei file fatture gestiti dallo SdI.
L’Agenzia per l’Italia Digitale sta provvedendo a contattare le aziende che hanno emesso il maggior numero di tali fatture, per invitarle ad effettuare un controllo delle proprie anagrafiche e per supportarle nella correzione dei codici errati o mancanti. Al 30 aprile 2015 sono oltre 22.000 le amministrazioni registrate nell’IndicePA, per un totale di oltre 53.000 uffici di fatturazione elettronica registrati.
L'AgID ha evidenziato che sono 400 le amministrazioni che non sono ancora registrate nell’IndicePA ovvero circa il 2% delle 22.304 amministrazioni esistenti e soggette a fatturazione elettronica. Nel dettaglio, solo il 39 % di queste 400 amministrazioni non ancora presenti su IPA possono essere definite pubbliche amministrazioni tout court (soprattutto Unioni di piccoli Comuni, 2 consorzi e Parchi Nazionali), il restante 61% è composto da soggetti borderline tra settore pubblico e privato ( ad esempio enti pubblici produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali).
Per maggiori informazioni, consultare i dati del report sullo stato di avanzamento del progetto di fatturazione elettronica aggiornati al 30 aprile 2015 - forniti dal gruppo di lavoro composto da: Ragioneria Generale dello Stato, Agenzia delle Entrate, SOGEI, Consip, MEF dipartimento amministrazione generale del personale, pubblicati sul sito di AgID all’indirizzo : http://www.agid.gov.it/sites/default/files/agid_fattelettr_report_30aprile2015 .pdf
Fonte: AgID
Moreno Morando
(28 maggio 2015)
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