NORME E PENE
Renzi: "Abbiamo mantenuto l'impegno che avevamo preso: norme più severe sulla corruzione"
Conferenza stampa del presidente Renzi e del ministro Orlando: sarà impossibile patteggiare e non andare in prigione, la confisca si estenderà agli eredi. Pagare tutto, pagare fino all'ultimo giorno, pagare fino all'ultimo centesimo, questa è la sintesi.
E' terminato intorno alle 20 di ieri il Consiglio dei Ministri che, su proposta del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha approvato delle norme che saranno inserite nel disegno di legge di riforma della normativa penale sostanziale e processuale, con le quali si mira a inasprire la normativa di repressione in materia di corruzione, per un più efficace contrasto giudiziario del grave fenomeno criminale.
In particolare – si legge in una nota di Palazzo Chigi - si inaspriscono le pene del delitto di corruzione propria (pena minima 6 anni, pena massima 10 anni) anche al fine di aumentare i tempi di prescrizione del reato. Con l’aumento della pena minima, inoltre, si tende ad evitare che il processo possa concludersi, scegliendo il patteggiamento, con l’applicazione di pene talmente modeste da non apparire adeguate alla gravità del fatto.
Sulla confisca allargata si prevede che il provvedimento conservi efficacia anche quando nei successivi gradi di impugnazione sia sopravvenuta una causa estintiva del reato oggetto di accertamento.
Stabilisce, poi, che l’imputato, per chiedere il patteggiamento o l’emissione di condanna a pena predeterminata, debba restituire l’integrale ammontare del prezzo o del profitto del reato contestatogli, venendo meno in caso contrario l’ammissibilità della richiesta di definizione anticipata del giudizio. Ciò al fine di assicurare che il profitto di questi gravi delitti sia sempre oggetto di recupero a fini di confisca.
“Abbiamo mantenuto l'impegno che avevamo preso: norme più severe sulla corruzione” ha dichiarato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la conferenza stampa al termine della riunione del Cdm con il ministro Orlando. “Si deve fare di più – ha aggiunto Renzi – perché se ci sono occasioni di patteggiamento che consentano di non andare in carcere o di non pagare ciò che si deve pagare è nostro dovere provare a modificare le regole del gioco”. Renzi fornisce un semplice dato: “Nelle carceri italiane ci sono 54mila detenuti, quelli per corruzione (con sentenza passata in giudicato) sono 257."
Il ministro della Giustizia ha voluto sottolineare che con le nuove norme che si andranno ad approvare “La prescrizione si allunga di due anni dopo la condanna di primo grado e di un anno dopo il secondo grado, come avevamo previsto”. Importante sottolineare le norme sulla restituzione del maltolto, con patteggiamenti che portano alla restituzione di una sola parte di ciò che si è preso. La confisca è più semplice, e si estende agli eredi in caso di passato in giudicato. “La possibilità di sottrarre il malloppo è la cosa che fa più paura ai corrotti e ai corruttori – ha aggiunto Orlando -, la chiave di volta, il deterrente migliore e lo strumento per restituire alla comunità il maltolto”.
“Pagare tutto, pagare fino all'ultimo giorno, pagare fino all'ultimo centesimo, questa è la sintesi” ha concluso Renzi.
Giuseppe Bianchi
(13 dicembre 2014)
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