Giovani e politiche giovanili
Il Servizio Civile si veste di nuovo
Reclutamento dal prossimo ottobre di 37000 giovani per un innovato impegno nel servizio civile (con rimborso).
Stanziati i fondi pari a 125 milioni di euro, provenienti dall'ex Fondo nazionale del Servizio Civile, ed ulteriori 55 milioni di euro, resi disponibili dai progetti regionali pensati per il piano Garanzia Giovani, per promuovere, nel corso di un triennio, a favore di un contingente stimato di circa 100.000 giovani, iniziative volte ad un rinnovato servizio civile tramite progetti di solidarietà, legalità, inclusione, patrimonio culturale, artistico e ambientale, ecc.
Questo rinato servizio civile e' stato pensato dal Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Bobba, assegnatario di competenze e deleghe specifiche, altresi' con un occhio attento ad una apertura anche per i giovani immigrati e profughi richiedenti asilo, nonché ai cittadini UE.
Infatti, una quota di giovani, verrà impiegata per progetti no profit che si esplicheranno fuori dai confini nazionali.
Questa offerta rappresenterà, per i nostri ragazzi, un'opportunità di servire e difendere il nostro Paese in modalità assolutamente non violente e non armate.
Per il bando in questione non vengono richiesti titoli di studio superiori, ma solamente il requisito anagrafico, ovvero, un'età compresa tra i 18 e i 28 anni.
La selezione verrà effettuata con l'ausilio e il supporto di circa 1000 enti accreditati Presso le varie Pubbliche Amministrazioni
I volontari percepiranno una somma, quale "rimborso", pari a 433 euro mensili, per una durata minima di impegno previsto nel servizio di 8 mesi elevabili a 12 mesi, per circa 30 ore di attivita' settimanali, il suddetto impiego e relativo rimborso e' esclusivo e incompatibile quindi con altri redditi.
Questo nuovo servizio civile "riformato" non deve intendersi quale surrogato di un vero e proprio lavoro, ma bensì una esperienza concreta orientata anche per avviare un formativo percorso professionale.
Probabilmente, per questo, verranno previsti attestati finali e riconoscimento di crediti formativi, con la possibilità, inoltre, di vedersi riconosciuti anche contributi figurativ,i ai fini previdenziali, presso l'Inps.
Stefano Olivieri Pennesi
(8 luglio 2014)
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