CONSUMI
Una famiglia su quattro non percepirà la tredicesima
Il sondaggio di Confesercenti: per Natale si spenderanno 270 milioni in più rispetto al 2013, circa 7 miliardi. Acquisti all'insegna di convenienza e prudenza.
La crisi, le tasse, la pressione fiscale, i mutui, l'inflazione, la disoccupazione non riescono a fermare gli acquisti per il Natale. Lo conferma anche un recente sondaggio voluto dalla Confesercenti che prevede un aumento della spesa destinata a regali e cenoni rispetto all'anno precedente di circa 270 milioni, per una spesa che quindi dovrebbe attestarsi intorno ai 7 miliardi di euro.
Naturalmente gli acquisti sono cambiati nel tempo, con una predilezione per ciò che è utile, conveniente, anche forse a discapito della qualità. In un questo panorama caratterizzato da prudenza e convenienza, ciò che gioca un ruolo importante è la tredicesima che quest'anno in media registra un aumento di circa 8 euro rispetto al passato.
Il sondaggio di Confesercenti però, mette in luce un dato importante: tra gli intervistati, uno su quattro fa parte di un nucleo familiare in cui nessuno percepisce la tredicesima. Chi invece la incasserà (si parla di 42,3 miliardi) ne userà una buona parte per pagare debiti e mutui, la previsione è che tale cifra si attesterà intorno ai 12,8 miliardi. I due lati della medaglia vedono il 14% degli intervistati del sondaggio disposto e capace di spendere di più per i regali rispetto alle festività dello scorso anno, mentre il 13 per cento dichiara di non potersi permettere alcun tipo di regalo. Il 31% ha risposto di volersi attestare sulla spesa dell'anno precedente mentre il 55% si è detto intenzionato a spendere meno.
Questo il quadro che emerge dai dati raccolti e pubblicati sul sito www.confesercenti.it: “Nel 2014 l’Italia è peggiorata per la maggioranza degli italiani (il 54%) ma la speranza è ancora più forte delle difficoltà. E’ questo l’atteggiamento con il quale gli italiani si avvicinano alle festività di fine anno, durante le quali il pensiero resterà rivolto ai problemi più gravi – disoccupazione e fisco – ma la tendenza sarà quella di spendere, malgrado tutto, qualcosa in più per rendere il Natale, specie quello dei bambini, ancora una festa in piena regola. Tanto che malgrado la stagnazione busseranno alle porte delle famiglie doni per 7 miliardi di euro.
Le tredicesime ammonteranno quest’anno a 42 miliardi (in media 8 euro in più a lavoratore) ed alimenteranno spese per 22 miliardi, ma il resto, e non è poco, servirà per pagare le imposte (per complessivi 11 miliardi a dicembre fra Tasi, Imu ed addizionali). La prosecuzione della crisi e le “tasse natalizie” dunque spingono a rendere prudenti le feste degli italiani, che però non smettono di aver fiducia nel futuro: il 47% dei nostri concittadini, infatti, arriva al Natale 2014 mantenendo la speranza, contro un 22% che si sente sfiduciato ed un 8% che si definisce indignato. Un dato di fiducia, che arriva nonostante la maggior parte degli intervistati dia un giudizio negativo sull’anno appena trascorso: il 54% pensa che nel 2014 l’Italia sia peggiorata, il 40% invece la vede stagnante, mentre solo uno sparuto gruppo (6%) intravede profili di miglioramento”.
Giuseppe Bianchi
(29 novembre 2014)
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