SANITA'
Rimborsi gonfiati: perquisizioni in Regione, all'Ospedale Israelitico e alla Asl
Ipotesi di truffa allo Stato per quasi 15 milioni, sequestrati documenti e fatture. E l'8 ottobre al Tar si decide sulla richiesta della Regione di riavere quanto erogato.
Fatture “gonfiate” e truffa milionaria al Servizio sanitario nazionale, perquisiti nella mattinata gli uffici della Regione Lazio, dell’Ospedale Israelitico, della Asl di riferimento (Roma D) e tre ambulatori romani in cui gli inquirenti avrebbero sottoposto a sequestro tutta una serie di documenti.
Si torna a parlare dell’ipotesi di falso e truffa allo stato che all’inizio dell’anno aveva visto, tra gli undici indagati, anche l’ex presidente dell’Inps nel suo ruolo di direttore generale dell’ospedale Israelitico. L’inchiesta prende in esame tutta una serie di prestazioni fatturate (tra il 2006 ed il 2009) dalle strutture sanitarie e per cui dalla Regione sono giunti i rimborsi. Fatture però che da alcuni controlli risulterebbero gonfiate nella stragrande maggioranza dei casi con addirittura ricoveri e interventi al posto di semplici interventi odontoiatrici.
L’ipotesi è di oltre 14 milioni di euro mancanti dalle casse dello Stato. Tanto che il Nas capitolino aveva anche scritto alla Regione per chiedere la sospensione, quanto meno, dei rimborsi e della convenzione in attesa di sviluppi di una inchiesta che oltre al penale si era avviata anche sul piano contabile. Da valutare, per gli inquirenti e l’autorità giudiziaria, anche la decisione presa in Regione, di non intervenire sulla convenzione e sull’accreditamento della struttura sanitaria romana al Servizio sanitario nazionale nonostante il fatto che i vertici dell’ospedale Israelitico fossero indagati per ipotesi di reato del genere. Di questo, qualora venissero ipotizzati comportamenti omissivi o negligenze, potrebbero essere chiamati a rispondere amministratori in carica durante i governi Marrazzo e Polverini.
La vicenda è approdata anche al Tar di Roma dove l'ospedale ha impugnato la richiesta avanzata dalla Regione di recuperare le somme erogate e per cui i magistrati hanno concesso l'ordinanza di sospensiva e rinviato al prossimo 8 ottobre la decisione nel merito.
Giuseppe Bianchi
(29 settembre 2014)
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