Guerra di Liberazione
La Regione celebra i 70 anni della Resistenza
Il Presidente Bonaccini al Museo della Repubblica si Montefiorino e, a Fossoli di Carpi, al via alla mostra itinerante su Primo Levi.
La Regione Emilia-Romagna in prima linea per celebrare i 70 anni della Resistenza. Infatti, sono già iniziate questo fine settimana le commemorazioni per questo importante avvenimento. Ha aperto al pubblico sabato 18 aprile il Museo della Repubblica di Montefiorino, mentre a Fossoli, sempre in provincia di Modena, domenica 19 aprile è stata inaugurata la mostra “I mondi di Primo Levi – Una strenua chiarezza”.
Il Museo della Repubblica di Montefiorino, nato dalla volontà di perpetuare e attualizzare la memoria e il lascito ideale della lotta di liberazione, può contare su un nuovo allestimento, arricchito dalle nuove tecnologie e dalle più avanzate strategie espositive, in continuità con la precedente struttura inaugurata nel 1979 e riveduta nel 1996.
Il percorso è ovviamente incentrato sulla straordinaria esperienza della “Repubblica partigiana” del 1944, con le sue varie implicazioni militari, politiche e sociali. Il Museo evoca un’Italia spaccata lungo numerose faglie: quella che divide il Sud liberato dal Nord occupato, quella che contrappone i combattenti della Repubblica sociale e i loro coetanei partigiani, quella che distingue i percorsi della grande storia politica e militare dal vissuto, spesso penoso e affannato, delle comunità locali.
L’inaugurazione è iniziata con il saluto del sindaco di Montefiorino, Antonella Gualmini, e a seguire l’intervento del presidente della Regione Stefano Bonaccini, del presidente della Fondazione cassa di risparmio di Modena Andrea Landi e del vice sindaco di Montefiorino Maurizio Paladini, responsabile del progetto. E’ continuata, quindi, con il taglio del nastro e la visita guidata del museo a cura del Comitato scientifico.
Il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, inoltre, era presente domenica 19 aprile, a Fossoli, all’inaugurazione della mostra “I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza”, promossa dalla Fondazione ex Campo di Fossoli di Carpi. All’inaugurazione c'erano anche il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, il presidente della Fondazione ex Campo Fossoli Lorenzo Bertucelli e Fabio Levi, curatore della mostra insieme a Peppino Ortoleva e direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino.
La mostra prende il titolo “strenua chiarezza” dalle stesse parole di Primo Levi, che nelle sue opere ha raccontato la verità sul mondo capovolto del lager, percorrendo un itinerario lungo quarant’anni che lo ha portato a indagare, da “Se questo è un uomo” a “I sommersi e i salvati”, i recessi più dolorosi e insondabili del XX secolo.
La mostra, che ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, dell’Assemblea legislativa regionale, del Dipartimento di Chimica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dell’Università di Bologna, è suddivisa in sei sezioni e offre al visitatore l’occasione di penetrare per il tramite di immagini e parole in ognuno di quei mondi e di conoscere la personalità multiforme di Levi: la sua inesauribile curiosità per l’animo umano, il suo sguardo spesso ironico e la sua inesausta ricerca del dialogo soprattutto con i più giovani.
Illustrazioni inedite, videoinstallazioni, audiovisivi, pannelli esplicativi, rendono il percorso particolarmente ricco e interessante. L’allestimento è stato concepito per rendere la mostra itinerante, che sarà infatti visibile in numerose altre città italiane eall’estero. Quella di Carpi sarà l’unica tappa nella regione Emilia-Romagna.
Fonte: Regione Emilia-Romagna http://www.regione.emilia-romagna.it/
Moreno Morando
(19 aprile 2015)
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