Retribuzioni
Il Tfr rinforza i salari
Partita l'operazione Tfr da poter inserire in busta paga dei lavoratori. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM.
Pubblicato nella GU n. 65, del 19 marzo 2015, il DPCM che entra in vigore il prossimo 3 aprile 2015 inerente le istruzioni operative necessarie per attuare l'operazione trattamento di fine rapporto, da poter inserire nelle buste paga dei lavoratori dipendenti.
Il passo successivo sarà la firma del necessario accordo tra il Ministero dell'Economia, il Ministero del Lavoro, e l'Abi-associazione bancaria italiana, che si assumerà, essa, il ruolo di garantire liquidità alle aziende interessate che ne avessero bisogno.
Si realizza, quindi, la possibilità per i lavoratori dipendenti, del settore privato, una platea di circa 13 milioni di soggetti, di poter richiedere un anticipo mensile del trattamento di fine rapporto, così come ha previsto la legge di stabilità che ha introdotto, in via sperimentale, tale istituto a far data dal 1' marzo 2015 e fino al 30 giugno 2018.
Quindi, già dal prossimo mese di aprile, chi avrà avanzato tale istanza, potrà contare su busta paga più pesante. È necessario però rappresentare che questo strumento non ha avuto grande eco e consenso tra i lavoratori, anche perché tali somme, aggiuntive, dovranno essere assoggettate a tassazione "ordinaria" come il resto della retribuzione, e non come previsto fin ora per le somme di Tfr corrisposte a chiusura dei contratti di lavoro, che vengono invece tassate "separatamente" (con un miglior favor). Fino ad oggi si sottolinea che è stato possibile beneficiare dell'anticipo del Tfr, da parte del lavoratore, in possesso di una anzianità minima di servizio, per motivate e gravi ragioni, in misura parziale rispetto all'importo totale maturato fino alla data della domanda. Ciò, ovviamente, implicava un accoglimento dell'istanza, da parte del datore di lavoro, non obbligatorio, ovvero a sua discrezione.
Saranno comunque i lavoratori a decidere "liberamente" se intenderanno chiedere ai loro datori di lavoro, la corresponsione di ratei del Tfr, in busta paga mensile, anche se pero', tale decisione, si intenderà presa "irrevocabilmente" fino al 30/6/2018. Il requisito richiesto, comunque, è che il lavoratore interessato dovrà possedere una anzianità di servizio di almeno sei mesi maturati presso lo stesso datore di lavoro. Infine, e' bene precisarlo, per le imprese non sono previsti costi a carico di alcun tipo, per tale opzione.
Stefano Olivieri Pennesi
(22 marzo 2015)
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