Sostegno alle imprese
Accordo per il Credito: mutui più flessibili per le PMI
L'intesa è stata firmata dall'ABI e dalle associazioni imprenditoriali.
Per le PMI lucane è in arrivo una importante boccata d’ossigeno grazie all’Accordo per il Credito 2015 siglato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e dalle associazioni imprenditoriali.
L’obiettivo dell’intesa, come si evince dal sito istituzionale di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa), è quello di sostenere l’accesso al credito delle PMI: le imprese, infatti, potranno sospendere o allungare i mutui e le operazioni di leasing.
Esse, inoltre, avranno la possibilità di incrementare la propria capacità di investimento e di liquidità anche attraverso la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate e lo smobilizzo dei crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione.
La sospensiva si applica anche a tutte le PMI che hanno ottenuto mutui agevolati, ovvero sostenuti da un contributo pubblico in conto capitale o interessi.
Ad esempio, le imprese che beneficiano del contributo “Nuova Sabatini - Beni strumentali” - gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico con il supporto tecnico di Invitalia - per acquistare nuovi macchinari, impianti e attrezzature con un finanziamento bancario o in leasing, possono usufruire della sospensione di 12 mesi se la durata del finanziamento non supera quella prevista dallo strumento, cioè 5 anni dalla stipula del contratto.
Nello specifico, l’Accordo si articola in tre iniziative:
- Imprese in Ripresa: si concede alle PMI la possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale dei finanziamenti a medio-lungo termine e di allungare le scadenze del credito;
- Imprese in Sviluppo: l’ABI si impegna a promuovere la costituzione, da parte delle banche di un nuovo specifico plafond per il finanziamento dei progetti imprenditoriali di investimento ed il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese;
- Imprese e PA: l’ABI si impegna a promuovere la costituzione di un nuovo specifico plafond per lo smobilizzo, presso il settore bancario, dei crediti vantati dalle PMI nei confronti della PA.
Possono beneficiare delle operazioni previste dal presente accordo le piccole e medie imprese operanti in Italia, così come definite dalla normativa comunitaria, appartenenti a tutti i settori.
Le PMI, al momento della presentazione della domanda, non devono avere posizioni debitorie classificate dalla banca come “sofferenze”, “inadempienze probabili” o esposizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni (imprese “in bonis”).
Per saperne di più:
vai al link Invitalia
Francesco La Scaleia
(27 ottobre 2015)
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