Svizzera
Referendum per il salario minimo più alto del mondo
Questa che verrà sarà una domenica diversa per i cittadini svizzeri, chiamati alle urne per un voto storico.
La Confederazione elvetica vota un referendum per introdurre un salario minimo garantito di 4 mila franchi al mese (3.300 euro per capirci! ). La misura così proposta interesserebbe circa 330 mila posti di lavoro ( il 9% del totale), in particolare: i commercianti al dettaglio, la ristorazione, i servizi alberghieri e l’agricoltura.
Se le urne lo confermeranno sarà il salario minimo più alto del mondo. Il condizionale è d’obbligo visti gli ultimi sondaggi, che vedono in vantaggio i «no». La proposta di referendum promossa dai sindacati ha infatti diviso molto l’opinione pubblica.
Da un lato vi sono i contrari, il governo e gli imprenditori, i quali ritengono che il salario minimo non sia lo strumento idoneo per rendere equilibrio nel mercato del lavoro, anzi rischierebbe, a parer loro, di provocare la scomparsa dei posti di lavoro il cui salario è inferiore a tale cifra.
Dall’altro, invece, i favorevoli, che ritengono basso e inadeguato per il tenore di vita elvetico il salario deciso dal proprio datore di lavoro; un lavoratore su dieci guadagna meno di 22 franchi all’ora (18 euro), più del doppio della Germania, dove sono 8,50 euro.
Il tema di una paga base per i lavoratori è di grande attualità, anche, in Italia, cosi come in altri paesi europei, la contrattazione collettiva nazionale tra i sindacati e le imprese ha un ruolo importantissimo. E’ la fonte con la quale si stabilisce il livello dei salari. L’ipotesi, però, di introdurre per legge un salario minimo orario non è fantasia, nel Jobs Act proposto dal nuovo governo Renzi è contemplata. La strada è di certo lunga, si parla di un’applicazione in via sperimentale dopo aver consultato le imprese e i sindacati.
Gianmarco Sadutto
(17 maggio 2014)
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