Immigrazione
Accoglienza, Pittella espone il piano per l'inclusione dei migranti
In una Comunicazione al Consiglio, il Presidente della Giunta ha fatto il punto sulle politiche migratorie che la Regione sta adottando.
«Il Consiglio regionale potrà fare la propria parte approfondendo e migliorando la qualità di comunicazione che su un tema così delicato deve necessariamente esserci. Noi, come Governo, stiamo accelerando su provvedimenti importanti. La Regione prova a declinare il messaggio più politico in merito alla volontà di raddoppiare la capacità di accogliere gli immigrati, lo prova a fare scrivendo al Ministero dell'Interno, parlando al tavolo di coordinamento affidato alla Prefettura, con le forze dell’ordine e con l’Anci».
È questa una delle ricette al momento sul tavolo del Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, esposta in occasione della Comunicazione al Consiglio Regionale, tenutasi lo scorso 23 giugno. Accoglienza agli immigrati e centri di accoglienza: questo l’ordine del giorno relativo ad un tema che vede la Basilicata coinvolta in prima linea. I numeri, infatti, parlano chiaro.
In Basilicata ad oggi sono presenti 1.022 migranti e l'accoglienza è garantita da due sistemi per il momento distinti: le strutture di accoglienza temporanea gestite dalla Prefettura di Potenza, che accolgono 642 rifugiati o richiedenti asilo nelle province di Potenza e di Matera; e le strutture del Sistema nazionale di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) che danno ospitalità a 382 rifugiati o richiedenti asilo e minori stranieri non accompagnati.
Le strutture di accoglienza temporanea si trovano a Pignola, Melfi, Sasso di Castalda, Pietragalla, Potenza, Chiaromonte, San Chirico Nuovo, Matera, Ferrandina ed Irsina. Le strutture Sprar, invece, hanno la disponibilità di 443 posti in totale: 315 in provincia di Potenza, di cui 276 per adulti e 39 per minori stranieri non accompagnati; 128 in provincia di Matera, di cui 113 per adulti e 15 per minori stranieri non accompagnati.
Quelle per minori sono presenti a Sant'Arcangelo, San Chirico Raparo, Paterno e Salandra, mentre le strutture Sprar per adulti si trovano a Sant'Arcangelo, Rionero in Vulture, Brienza, Muro Lucano, Latronico, Chiaromonte, Fardella, San Severino Lucano, Pescopagano, Senise, Matera, Nova Siri e Grottole.
Gli stranieri residenti in Basilicata - secondo i dati Istat relativi al 2014 - sono complessivamente 16.968, con una incidenza del 2,93 per cento sul totale della popolazione regionale. Sono poi rilevabili fenomeni di immigrazione stagionale di alcune migliaia di unità nelle aree a confine con la Puglia e nel Metapontino.
«Sono convinto che il dibattito sviluppatosi oggi abbia bisogno di essere ancor più irrobustito nelle prossime settimane, anche alla luce delle risoluzioni che, tanto in Europa quanto nell’incontro con il presidente del Consiglio dei Ministri, i governatori regionali proveranno a tirar fuori».
«Siamo convinti che si possa spalmare per numeri contenuti il flusso degli immigrati nei Comuni che per sensibilità aderiscono al nostro appello. L’idea di animare i nostri borghi, per molti aspetti anche abbandonati, ci consente di avere un approccio diverso rispetto alla tematica dell’inclusività. Non è inclusione trasferire 50 extracomunitari in un albergo in periferia, magari fuori da ogni contesto sociale. Un’ipotesi da tenere in considerazione potrebbe essere quella di recuperare il Cie di Palazzo San Gervasio e trasformarlo in un hub regionale».
«Il dibattito su questo argomento – ha concluso il presidente Pittella - continuerà, non c’è nessun pregiudizio ad accogliere suggerimenti e a sviluppare ulteriori approfondimenti. Facciamo in modo che con questo dibattito, come su altri argomenti importanti, si possa recuperare un protagonismo proprio del Consiglio regionale».
Marialuisa Palermo
(27 giugno 2015)
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