Giustizia - Banca d'Italia
Eccessiva durata dei processi: indennizzi più veloci ai cittadini lesi
Siglato l'accordo per accelerare i tempi di pagamento in base alla legge Pinto per l'equa riparazione di chi ha subìto un danno patrimoniale e non.
La Banca d'Italia ed il Ministero della Giustizia hanno firmato un accordo di collaborazione per accelerare i tempi di pagamento, da parte dello Stato, degli indennizzi ai cittadini lesi dall'eccessiva durata dei processi (legge n. 89 del 2001, c.d. “legge Pinto”).
In particolare, va segnalato che legge 24 marzo 2001, n. 89, disciplina il diritto ad una equa riparazione di chi ha subìto un danno patrimoniale o non patrimoniale per effetto di violazione della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, ratificata ai sensi della legge 4 agosto 1955, n. 848, sotto il profilo del mancato rispetto del termine ragionevole di cui all'art. 6, paragrafo 1, della Convenzione.
Nelle premesse dell'accordo, si legge che il Ministero della Giustizia, Dipartimento per gli affari di giustizia, Direzione generale del contenzioso e dei diritti umani, riceve e gestisce per il pagamento un rilevante numero di decreti di corte d’appello relativi a indennizzi e spese conseguenti al contenzioso relativo alla norma citata, che interferisce con l’ordinato svolgimento dei pagamenti che fanno capo al Ministero per l’ordinaria attività istituzionale.
In considerazione del fatto che la Banca d’Italia, anche quale esercente la Tesoreria dello Stato, ha interesse al regolare ed efficiente funzionamento del sistema dei pagamenti pubblici si è deciso di concludere l'accordo di cui si discute, al fine di accrescere l’efficienza della gestione dei pagamenti delle somme riconosciute dalle competenti corti d’appello a favore dei beneficiari degli indennizzi liquidati ai sensi della legge 24 marzo 2001, n. 89.
In particolare, l'accordo disciplina le modalità attraverso le quali la Banca d’Italia presta collaborazione temporanea al Ministero della Giustizia nelle attività preparatorie del pagamento delle somme riconosciute agli aventi diritto.
Per consentire il disbrigo di tutte le pratiche necessarie, il Ministero della Giustizia abiliterà la Banca d’Italia ad operare, da remoto, sul database indicato nell'accordo che diverrà, così, condiviso.
La Banca d’Italia implementerà, allo scopo, il database con i dati relativi alle attività compiute tempo per tempo ed il Ministero abiliterà, altresì, la Banca d’Italia anche all’accesso al sistema informativo per la gestione integrata della contabilità economica e finanziaria, SICOGE, ai fini della predisposizione delle minute dei mandati di pagamento da sottoporre alla firma del competente dirigente del Ministero della Giustizia.
Con cadenza settimanale, il Ministero della Giustizia consegnerà alla Banca d’Italia - Succursale di Roma, con sede in via dei Mille, 52, le copie notificate dei decreti di corte d’appello pervenuti nel corso della settimana precedente.
Al di là dei necessari dettagli tecnici dell'operazione - consultabili, nello specifico, nell'Accordo allegato sotto – va sottolineato l'intento di dare concreta speditezza agli indennizzi per i danni subìti dai cittadini per l'eccessiva durata dei processi.
Per maggiori informazioni: Accordo per l'attività di liquidazione
Moreno Morando
(18 maggio 2015)
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