Task Force italiana
Caschi Blu della Cultura: importante accordo con l'Unesco
L'intesa firmata a Roma alla presenza dei ministri Gentiloni, Franceschini, Pinotti, Giannini e della DG Unesco Bokova.
È ancora forte l'eco delle gesta predatorie e distruttive dei terroristi dell'Isis, a danno del patrimonio culturale della Siria e dell'Iraq, testimoniato da immagini crude di azioni scriteriate sui siti archeologici più importanti di quell'area geografica.
E' del pari noto che, a dispetto del preteso movente ideologico, molti tra i terroristi vendono al mercato nero reperti archeologici sottratti ai siti devastati, per finanziare le turpi attività delle organizzazioni armate attive in Asia minore.
In questo contesto, grazie alla forte volontà espressa dal Presidente del Consiglio Renzi nel suo discorso all'assemblea ONU ed alla determinazione del Ministro dei beni culturali italiano, on.le Dario Franceschini, si iscrive un significativo successo italiano nelle politiche mondiali di protezione dei beni culturali.
L'Unesco, difatti, all'esito della riunione del Consiglio esecutivo, aveva approvato la proposta italiana di istituire meccanismi per l'impiego di caschi blu della cultura.
È stata ora siglata presso le terme di Diocleziano l’intesa tra il Governo italiano e l’Unesco per la costituzione della task force italiana nel contesto della coalizione globale Unesco Unite4Heritage. (http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_65556661.html).
Il memorandum, sottoscritto dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni e dal Direttore Generale Unesco Irina Bokova alla presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, sancisce la nascita sotto l’egida Unesco di una formazione internazionale tutta italiana pronta a intervenire nelle aree di crisi per la tutela del patrimonio culturale mondiale.
E' già pronto un primo contingente di 60 unità fra storici dell’arte, studiosi, restauratori e carabinieri del comando tutela patrimonio culturale per intervenire nelle aree di crisi
La task force, addestrata all’azione in situazioni di pericolo, è composta da un primo nucleo di carabinieri del comando tutela patrimonio culturale, storici dell’arte, studiosi e restauratori dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dell’Istituto Centrale per la Conservazione e il Restauro del Patrimonio Archivistico e Librario e dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. In futuro entreranno a far parte di questa unità anche docenti universitari che hanno già manifestato la propria disponibilità.
La task force interverrà su richiesta di uno stato membro che sta affrontando una crisi o colpito da una catastrofe naturale per stimare i danni sul patrimonio culturale, pianificare operazioni per misure di salvaguardia del patrimonio culturale e naturale colpito, fornire supervisione tecnica e formazione per assistere i restauratori locali nelle azioni di tutela, prestare assistenza al trasporto in sicurezza di beni culturali mobili, contrastare il saccheggio e il traffico illecito di beni culturali.
“L’Italia si conferma una grande potenza culturale – dichiara il Ministro Franceschini - in grado di assumere importanti incarichi in ambito internazionale sotto le insegne Onu per la tutela del patrimonio culturale mondiale. L’accordo di oggi suggella un percorso cominciato all’Expo, quando il 1 agosto 2015 oltre 80 ministri della cultura siglarono la Dichiarazione di Milano per la difesa dei beni artistici, storici e archeologici minacciati dalla distruzione, proseguito all’Assemblea Generale dell’Onu di settembre con l’intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e formalizzato con l’approvazione della proposta italiana da parte del Consiglio esecutivo Unesco il 17 ottobre. Un successo italiano nel nome della difesa della cultura e della civiltà”.
Vi è in quest'ottica anche il proponimento di proseguire a lavorare in sede ONU, per includere la componente culturale nelle missioni di pace.
Giovanni Tartaglia Polcini
(22 febbraio 2016)
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