"Guerra Santa"
Sarebbero 50 i giovani italiani arruolati tra i terroristi islamici
Le clamorose dichiarazioni del Ministro Alfano confermate dalle notizie sui rapporti riservati relativi alle infiltrazioni nel nostro Paese
Il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, nella sua intervista a Paolo Conti sul Corriere.it e di cui il Quotidiano della P.A. era stato tra i pochissimi a dare conto, aveva parlato ieri di “pericolo di infiltrazione terroristica sul nostro territorio”. Alfano aveva rifiutato un collegamento diretto tra i terroristi e gli sbarchi degli immigrati clandestini, ma non aveva escluso “episodi di singoli individui” difficili da controllare.
Il Ministro, a questo proposito, aveva parlato dei c.d. “foreign fighters”, i combattenti italiani arruolati dall’Isis (l’autoproclamato stato islamico tra Siria ed Iraq) e sui quali fornisce notizie dettagliate oggi Virginia Piccolillo sul Corriere.it.
Secondo notizie provenienti dai rapporti riservati dei nostri Servizi di Intelligence, si tratterebbe di una cinquantina di persone, molto giovani, reclutati spesso via web, soprattutto nelle città del Nord. Si tratta di italiani convertiti all’Islam da poco tempo, ma ci sono anche figli di immigrati.
Per i nostri Servizi siamo in presenza di un fenomeno frammentato, non si tratta quindi di nuclei coesi; spesso fanno da collegamento tra l’Italia, la Siria e l’Iraq. Il Corriere dà notizia di 200 individui sottoposti a controlli, resi sospetti dal rientro in Italia dopo periodi più o meno lunghi di addestramento trascorsi soprattutto in Afghanistan.
Secondo le notizie fornite “sarebbe sempre più difficile riconoscere, tra i disperati in arrivo sulle nostre coste”, quelli che tornano dalle zone calde (Siria e Libia), magari con l’incarico di fare proseliti e selezionare aderenti.
Nei rapporti riservati, secondo il Corriere, si evidenzia la necessità di “tenere maggiormente sotto controllo l’attività svolta nelle moschee”, sottolineando la difficoltà -con sermoni non pronunciati in italiano- di distinguere l’esortazione alla violenza, con l’incitamento alla “guerra santa”, dalla normale e semplice preghiera.
Vale la pena di segnalare come sarebbe stato più volte “lanciato in questi mesi” l’allarme infiltrazione , soprattutto in coincidenza con le migrazioni dall’Africa, ma non solo, sui “barconi della morte”.
Questi allarmi sono stati “minimizzati sia dal Ministro dell’Interno, che dal Sottosegretario con delega ai Servizi Marco MInniti, pur non nascondendo che c’è preoccupazione e, quindi, grande attenzione.
Moreno Morando
(25 agosto 2014)
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