Ministero della Salute
"Allenatore, alleato di salute"
Il primo progetto al mondo che intende coinvolgere il coach anche nell'educazione a corretti stili di vita degli adolescenti.
Il Ministero della Salute rende noto, attraverso il proprio sito istituzionale, di aver avviato la campagna "Allenatore, alleato di salute".
Il progetto è il primo al mondo che intende coinvolgere il coach anche nell'educazione a corretti stili di vita degli adolescenti.
Il pediatra, lo specialista, l'insegnante, la famiglia, e anche l'allenatore: tutti in campo per aiutare gli adolescenti italiani a condurre stili di vita sani, evitando i comportamenti scorretti legati al fumo, all'abuso di alcol, alla cattiva alimentazione ed alla sedentarietà.
La campagna è stata promossa dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), insieme alla Fondazione "Insieme contro il cancro", Senior Italia Federanziani e realizzata sotto l'egida del Coni, con il coinvolgimento del Ministero della Salute.
All'incontro hanno partecipato Massimiliano Allegri (allenatore della Juventus), Giovanni Malagò (presidente del Coni), Giovanni Corsello (presidente SIP), Francesco Cognetti (presidente della Fondazione “Insieme contro il cancro”). Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha affidato a Max Allegri il ruolo di ambasciatore del progetto.
“Abbiamo il dovere di coinvolgere tutti gli attori che possono determinare scelte consapevoli dei nostri ragazzi perché possano crescere sani. - spiega la Lorenzin - Purtroppo oggi le cifre ci dicono il contrario: il 13% dei teenager fuma regolarmente, più del 10% beve troppi alcolici e il 20% dei 15enni è in sovrappeso, con il 3,7% addirittura obesi. Dobbiamo fare di più! Spero che molti coach seguano l’esempio di Max Allegri”.
“Evidenze scientifiche documentano che la prevenzione deve cominciare nell’età evolutiva, nei primi anni di vita e poi proseguire durante l’adolescenza - sottolinea il prof. Giovanni Corsello - Come pediatri siamo impegnati su più fronti, nell’interazione con le famiglie, la scuola e le istituzioni. Dobbiamo promuovere tutti insieme stili di vita che siano indirizzati verso la salute. In questo senso è necessario che bambini e ragazzi abbiano dei punti di riferimento autorevoli: gli allenatori sono tra questi. Lo confermano i dati di un sondaggio on line condotto nei mesi scorsi su poco meno di 25mila under 19 sui siti di SKY SPORT e ‘Il Ritratto della Salute’. Il 36% chiede al proprio coach consigli su benessere e prevenzione. Seguono nella speciale classifica i genitori (32%), l’insegnante (12%), i parenti più stretti (11%). Le domande più ricorrenti sono come smettere di fumare (34%), raccomandazioni per la dieta (35%), informazioni generali sul benessere (20%) e consigli per smaltire chili di troppo (12%)”.
“Ma un dato molto interessante - sottolinea Francesco Cognetti - è la ragione per cui i ragazzi si rivolgono al mister: nel 66% “perché ho fiducia in lui” e in un altro 32% “perché mi imbarazza meno rispetto ad altre persone”.
“Dati molto rilevanti – spiega Giovanni Malagò – che confermano il ruolo fondamentale che queste figure svolgono nei confronti dei ragazzi. Dobbiamo sfruttare questa fiducia e spingere gli allenatori ad occuparsi anche dei corretti stili di vita”.
“Siamo pronti a fare la nostra parte - aggiunge Max Allegri - Dobbiamo prendere coscienza del ruolo che ci viene attribuito dai giovani: dobbiamo rispondere a queste nuove esigenze documentandoci su temi quali il benessere e i corretti stili di vita. Non possiamo e non vogliamo assolutamente sostituirci ai medici ma è nostro dovere aiutare i ragazzi anche in queste aree. Sono orgoglioso ed entusiasta di essere ambasciatore del ministro, del CONI e delle società scientifiche in questo progetto”.
“Il nostro obiettivo - aggiungono Corsello e Cognetti - è che oltre agli schemi di gioco e alle tattiche, l’allenatore possa spiegare al ragazzo che se fuma non è più cosi veloce nel raggiungere la palla, che se consuma alcolici il suo organismo ne risente anche dal punto di vita della performance sportiva, che se segue la dieta mediterranea, il suo corpo è più pronto e reattivo allo scatto. E se il ragazzo lo seguirà, avremo come risultato, fra l’altro, un calo del 40% di tumori in età adulta.
Per far questo, dall’estate partirà un vero e proprio tour che porterà pediatri e oncologi ad incontrare gli allenatori delle squadre dilettantistiche del Paese per fare formazione, accompagnati anche da corsi a distanza diffusi via web. Stiamo per preparare materiali (booklet, video, brochure). Forniremo le nozioni base perchè possano a loro volta fornire indicazioni corrette ai ragazzi e quindi alle loro famiglie. Nascerà un forte link fra medici e mister utilizzando anche i social media, con comunità chiuse per lo scambio di quesiti, richieste, approfondimenti”.
“In Italia ci sono oltre 61mila persone che hanno il patentino di allenatori di calcio - sottolinea Malagò - un vero e proprio esercito che va sensibilizzato. E si parte dal calcio, ma sarà importante anche rivolgerci ad altri sport. Come CONI siamo pronti a giocare questa partita”.
Una gara che Max Allegri ha deciso di giocare da tempo: da due anni è testimonial della campagna degli oncologi “Non Fare Autogol”, ha inserito nella sua app rivolta agli allenatori di tutto il mondo per spiegare loro gli schemi di gioco (Mr Allegri Tactics)anche una sezione specifica sui corretti stili di vita, ha ospitato e ospiterà medici nel suo camp estivo di Livorno per tenere lezioni ai ragazzi come crescere in salute.
“Un esempio da seguire! - conclude il Ministro Lorenzin - La correzione di errati stili di vita da adolescenti, ma anche una corretta informazione sulle vaccinazioni, contro la sedentarietà rappresentano una assoluta priorità, la sola via per assicurarci adulti e anziani sani e garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario universalistico”.
Fonte: Ministero della Salute, comunicato del 23 maggio 2016
Paolo Romani
(23 maggio 2016)
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