Ministero della Salute
9 milioni di euro per la prevenzione ed il controllo delle malattie
Scade il 10 agosto il termine per gli Enti partner per inviare le proposte esecutive del Programma del Centro Nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie.
Il Segretariato generale, Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute ha inviato, fra gli altri, agli Assessorati alla Salute delle Regioni e Province Autonome una PEC sul Programma del Centro Nazionale per la prevenzione ed il Controllo delle malattie 2015.
Con il Decreto Ministeriale dell’11.5.2015, registrato alla Corte dei Conti il 3.7.2015, anche quest’anno infatti è stato formalmente approvato il Programma in questione e, con esso, l’invito ufficiale agli Enti partner a presentare le proposte esecutive strumentali alla realizzazione dello stesso.
Continua dunque, come da più di dieci anni ormai, l’attività di cooperazione del Centro Nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie con il Ministero della Salute, al fine di identificare al meglio tutti i potenziali rischi per la salute umana derivanti da agenti infettivi, da condizioni ambientali o da fattori comportamentali, nonché al fine di individuare le possibili strategie di prevenzione, di assistenza e di integrazione socio-sanitaria in cooperazione con Enti partner attivi sui territori regionali.
I destinatari sono, in particolare, dei soggetti in grado «di “controllare” il territorio e di tradurre in cornici istituzionali gli interventi realizzati», ossia:
- Le Regioni e le Province Autonome;
- L’Istituto Superiore di Sanità (ISS)
- L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro (INAIL)
- L’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP)
- L’Agenzia Nazionale per i servizi Regionali (AGENAS).
Un progetto ambizioso che, anno dopo anno, promuove le pratiche di eccellenza (c.d. evidence based), frutto spesso di operazioni di networking fra le Regioni che, su scala nazionale, siano in grado di dar vita, nel rispetto della guida del CCM, a modelli operativi di prevenzione esportabili in contesti differenti.
Anche quest’anno gli ambiti operativi del Programma 2015 sono due: l’Area Progettuale e le Azioni Centrali.
All’interno del primo ambito rientrano, a loro volta, tre ambiti di intervento:
- Le patologie trasmissibili;
- Le patologie non trasmissibili;
- Le azioni di sistema.
Le Azioni centrali, invece, si suddividono così:
- Funzionamento
- Personale
- Attività.
Per l’ambito dell’Area Progettuale ciascun Ente potrà inviare un massimo di due proposte che dovranno coinvolgere almeno tre Regioni, appartenenti ciascuna ad una differente area geografica (Nord, Centro e Sud), al fine di garantire una rappresentatività compatta al territorio nazionale. Il costo delle proposte non dovrà superare i 450.000 €.
Per quanto riguarda, invece, l’ambito delle attività delle Azioni Centrali che quest’anno saranno attivate e monitorate, si confermano, innanzitutto, quelle indispensabili per dare una risposta celere alle emergenze, fra le quali compaiono anche quelle relative al bioterrorismo ed alla difesa civile; confermate poi anche le attività di sostegno alle collaborazioni internazionali.
In programma, tra le altre attività, vi sono inoltre l’igiene edilizia, l’implementazione degli studi epidemiologici e l’avviamento di progetti volti a prevenire ed a combattere la dipendenza dal gioco d’azzardo, le demenze e le patologie prevenibili nella popolazione carceraria.
I finanziamenti a disposizione per il Programma CCM 2015 ammontano a 9.003.521 €, equamente ripartiti tra l’Area Progettuale e le Azioni centrali.
Dalle proposte attuative finanziabili, da inviare entro il 30 agosto 2015, sono esclusi i progetti di ricerca.
Per tutte le informazioni sul progetto è possibile consultare il Programma CCM 2015.
Marialuisa Palermo
(16 luglio 2015)
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