CGIA di Mestre
Nuovi aumenti in arrivo nel 2015
L'ufficio studi della CGIA, nella sua analisi sugli interventi normativi in atto, ha pubblicato l'elenco dei prossimi aumenti tariffari.
Confermati il "Bonus Irpef", la riduzione dellIrap per le imprese e la cancellazione dei contributi Inps a carico delle imprese per i neoassunti a tempo indeterminato, ma dal 1° gennaio 2015 scatteranno anche una serie di aumenti.
Per la CGIA saranno 12, le voci interessate dagli aumenti:
1) acqua potabile;
2) benzina e gasolio per autotrazione;
3) multe per violazione del codice della strada;
4) tasse automobilistiche dovute anche per gli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico;
5) pedaggi autostradali;
6) contributi previdenziali per artigiani e commercianti;
7) contributi previdenziali gestione separata Inps;
8) birra e prodotti alcolici
9) tassazione dei fondi pensione;
10) tassazione sulla rivalutazione del Tfr;
11) riduzione esenzioni sui capitali percepiti in caso di morte in presenza di assicurazione sulla vita;
12) Iva per lacquisto del pellet.
I soggetti interessati da questi aumenti fa notare il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi saranno in particolar modo gli automobilisti e tutte le categorie professionali che utilizzano quotidianamente unauto o un camion, come i taxisti, gli agenti di commercio, gli autonoleggiatori o gli autotrasportatori. Oltre allaumento del costo del carburante, dal 1° gennaio scatteranno il ritocco delle sanzioni in caso di violazione del codice della strada, il probabile aumento medio dei pedaggi autostradali fino all1,5% e le tasse per le auto/moto storiche. Ma coloro che subiranno gli aumenti più preoccupanti saranno le partite Iva iscritte alla sezione separata dellInps. Per questi freelance laliquota passerà dal 27,72 al 30,72 per cento.
Chi sono questi lavoratori autonom?
Sono, in particolar modo, formatori, ricercatori, informatici, creativi e altre categorie di consulenti, generalmente operanti al di fuori di Ordini e Albi professionali, che lavorano per imprese o enti della Pubblica Amministrazione.
Secondo Bortolussi, comunque, per uscire dalla crisi è necessario rilanciare i consumi interni.
Sebbene sia stato confermato il bonus Irpef per i redditi medio-bassi e le bollette di luce e gas siano destinate a subire una leggera flessione, nel 2015 i consumi delle famiglie continueranno a ristagnare, attestandosi, secondo le previsioni, attorno ad un modesto +0,6 per cento. Seppur in aumento rispetto agli ultimi anni, con questi livelli di crescita torneremo alla situazione pre-crisi solo fra 10-12 anni. Se vogliamo uscire da questa fase di depressione dobbiamo assolutamente rilanciare la domanda interna attraverso una ripresa degli investimenti, una riduzione del carico fiscale e un conseguente incremento degli impieghi a favore delle famiglie e delle piccole imprese. Le decisioni economiche prese in questi ultimi mesi vanno nella direzione giusta, ma sono ancora troppo timide. Con un tasso di disoccupazione che nel 2015 è destinato a sfiorare il 13 per cento non abbiamo alternative: dobbiamo ridare slancio ai consumi interni.
Per scaricare il comunicato della CGIA di Mestre e le tabelle degli aumenti clicca qui
Paolo Romani
(30 dicembre 2014)
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