CGIA di Mestre
Dal 1995 al 2013 le tasse sono cresciute il doppio rispetto ai redditi
Lo studio sul carico fiscale medio annuo per le famiglie italiane ed il suo trend negli ultimi 20 anni. La Tassazione locale, dalla metà degli anni 90 ad oggi, aumentata del 190%.
L'ufficio studi della CGIA di Mestre offre un quadro della situazione economica delle famiglie italiane e del deterioramento della loro ricchezza dal 1995 al 2013.
Il carico fiscale medio annuo è di circa 15.300 euro, il peso delle tasse, delle imposte, dei tributi e dei contributi previdenziali, nel periodo di riferimento, è aumentato di oltre 4.400 euro (+40,4 per cento): si tratta di una crescita più che doppia rispetto a quella fatta registrare dal reddito nominale netto medio disponibile (+19,1 per cento).
Depurando l'inflazione dal reddito disponibile, il trend cambia completamente segno, infatti, sempre nello stesso arco temporale, il reddito reale, ovvero il potere d’acquisto, è crollato del 19 per cento.
I dati forniti dall’Ufficio studi della CGIA fotografano un quadro di complessiva criticità per i quasi 26 milioni di famiglie italiane, aggravatosi ulteriormente con l’avvento della crisi.
Dal 2007 (ultimo anno pre-crisi) al 2013, nonostante il peso fiscale sia leggermente diminuito registrando nell’ultimo anno addirittura una contrazione di 325 euro a seguito anche dell’abolizione dell’Imu sulla prima casa, il reddito disponibile netto ha subito una “sforbiciata” di quasi 3 mila euro.
Ad elevare il peso delle tasse sulle famiglie ha contribuito in maniera determinante la tassazione locale. Tra la metà degli anni ’90 ad oggi, sono aumentate del 190 per cento, mentre quelle erariali hanno subìto un incremento medio del 43 per cento circa: seppur significativa, quest’ultima è stata una variazione percentuale comunque inferiore alla crescita del Pil nominale che è stata di quasi il 50 per cento.
“Nonostante l’Italia sia un Paese di tartassati - dichiara il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi – i servizi che le famiglie e le imprese ricevono dallo Stato spesso non sono all’altezza delle aspettative. Dalle infrastrutture alla sanità, dai trasporti all’istruzione, in molte Regioni la qualità e la quantità di questi servizi erogati è spesso inaccettabile. Con gli effetti della crisi che non accennano a diminuire e con una pressione fiscale che rimane su livelli record, i bilanci familiari rischiano di rimanere ancora in rosso, penalizzando anche quelli degli artigiani e dei piccoli commercianti che vivono quasi esclusivamente dei consumi del territorio in cui esercitano l’attività”.
Nel 2014 la situazione è destinata a migliorare grazie al bonus degli 80 euro.
Per scaricare il comunicato dell'Ufficio Studi della CGIA di Mestre clicca questo link
Paolo Romani
(1 dicembre 2014)
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