Governo
Dissesto idrogeologico: parte il progetto Italia Sicura
Presentata ieri dal sottosegretario Delrio la struttura di missione che si occuperà di sbloccare fondi e cantieri per sanare i problemi creati dal dissesto idrogeologico su tutto il territorio italiano.
Presentata ieri dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio a Palazzo Chigi la missione "contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche", coordinata da Erasmo D'Angelis e diretta da Mauro Grassi. "Le due strutture di missione che abbiamo creato – ha commentato Delrio – quella sull'edilizia scolastica e questa sul dissesto idrogeologico, sono i paradigmi dell'azione di governo e di un'Italia che deve ripartire". La scelta del Governo, "è stata quella di cambiare radicalmente la governance e la filiera delle responsabilità e dei controlli che fino ad oggi hanno impedito o ritardato la sicurezza di molte aree".
I dati offerti da Delrio parlano da soli: l'81,9% dei Comuni (6.633) hanno aree in dissesto idrogeologico ed è pari a 3,5 miliardi l'anno il costo pagato dallo Stato dal 1945 ad oggi per danni e risarcimenti da frane e alluvioni. Il numero complessivo degli interventi previsti (da Accordi di programma Stato-Regioni siglati nel 2009-2010 e da richieste successive in seguito ad eventi meteo devastanti) è di 3.395 opere anti-emergenza. Dopo 4 anni, solo il 3,2% degli interventi (109) risulta concluso, il 19% (631) in corso di esecuzione e il 78% fermi.
Il governo ha affidato alla struttura di missione misure straordinarie e il compito di fare regia e coordinare tutte le strutture dello Stato (ministeri, Protezione civile, regioni, enti locali, consorzi di bonifica, provveditorati alle opere pubbliche, Genio civile ed enti e soggetti locali), per trasformare in cantieri oltre 2,4 miliardi di euro non spesi dal 1998 per ridurre stati di emergenza territoriali (casse di espansione e vasche di laminazione di fiumi e torrenti, argini anti-alluvioni, briglie per regimentazione acque, messa in sicurezza di frane, stabilizzazione di versanti a rischio crollo, riattivazione di linee Fs locali interrotte e di ponti e infrastrutture viarie di Anas). In più nel bilancio dello Stato sono utilizzabili e ancora non spesi né impegnati in fase di cantiere 1,6 miliardi di euro stanziati con Delibera Cipe nel 2012 per opere urgenti di fognature e depuratori nelle Regioni del Sud da concludere entro il 2015 (la maggior parte tra Sicilia e Calabria).
Secondo il coordinatore della struttura Erasmo D'Angelis "per la prima volta l'Italia fa un salto di qualità e investe sulla protezione del territorio e sulla prevenzione anziché concentrarsi sull'intervento in fase di emergenza. È il momento di accelerare interventi e investimenti Il cambiamento del clima ha cambiato anche il regime delle precipitazioni, oggi a carattere "esplosivo": in poche ore piove quanto poteva cadere in mesi".
Il sottosegretario Delrio ha concluso la conferenza stampa di presentazione di "Italia Sicura" assicurando che con questo progetto: "Diamo inizio alla più importante opera pubblica di cui il Paese ha urgentemente bisogno".
Francesco Colafemmina
(10 luglio 2014)
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