Il Premier a Rai 3
Renzi spara "ad alzo zero" sulla vecchia sinistra, il sindacato ed i "poteri forti"
Intervistato da Fabio Fazio, Il Presidente del Consiglio ha ribadito fermamente la sua linea su tutti gli argomenti in discussione.
Cgil, Cisl e Uil decideranno insieme, dopo un po’ di tempo, le prossime mosse; e lo faranno proprio qualche ora prima della Direzione del Partito Democratico, che si annuncia infuocata per lo scontro in atto sulla riforma del mercato del lavoro. Un tempo questi segnali avrebbero preoccupato i leader politici oggetto di tutto questo fuoco di sbarramento. Ma Matteo Renzi non si fa mettere nell’angolo, almeno stando alle sue immediate reazioni.
Intervistato da Fabio Fazio su Rai 3 è tornato sul tema oggetto dello scontro frontale che caratterizza il dibattito politico di queste settimane. “Quando hai un disoccupato”, ha dichiarato il Premier, “non devi fare una battaglia ideologica sull’art. 18 ma devi fare in modo che trovi un lavoro. L’unica azienda al di sopra dei 15 dipendenti che non ha l’art. 18 sa quale è?”, ha chiesto Renzi a Fazio. “E’ il sindacato, che poi ci viene a fare la lezione!”
Il Presidente del Consiglio ha preannunciato che il Governo intende riscrivere le regole del mercato del lavoro per i prossimi 30 anni, superando l’articolo 18, ma anche tutte le forme contrattuali che hanno creato il precariato, ormai tanto diffuso. Il Premier ritiene sbagliato mettere nelle mani dei giudici la decisione “sulla sorte dei lavoratori nelle aziende”.
Secondo Renzi “un imprenditore deve poter decidere di lasciare a casa un dipendente, ma poi lo Stato deve prendersi in carco il lavoratore”; a questo proposito ha evidenziato che “un miliardo e mezzo” è la cifra da mettere sugli ammortizzatori nella legge di stabilità. Il Presidente del Consiglio e leader del PD ha anche precisato: “potremmo mettere il tfr mensilmente in busta paga. E’ complicato, ma se trovassimo il modo di dare liquidità alle piccole e medie imprese” si potrebbe pensare ad una soluzione di questo genere.
Pesantissimo l’affondo di Matteo Renzi contro una Sinistra che ha definito da “museo delle cere”, affezionata alla memoria, ma secondo Renzi “la memoria senza speranze” è vecchia e superata. “La mediazione non si fa tra maggioranza e minoranza del PD, ma con i lavoratori. Devo trovare una risposta che aiuti i lavoratori a uscire dalla crisi. Conservare le regole attuali non è la soluzione”.
Sui c.d. “poteri forti”, ha detto di non aver aver alcun timore “temo solo i pensieri deboli”, ed in giro ha detto di vederne molti. “Possono mandarmi a casa domani mattina, ma non pensino di telecomandarmi come una marionetta”.
Infine, il Premier ha confermato il suo impegno a portare avanti le riforme istituzionali e la legge elettorale: “bisogna fare veloci, le regole si scrivono insieme”; e quanto a Berlusconi, ha affermato con tono perentorio che “FI non può non può girarci intorno. O Berlusconi ci sta o non si va da nessuna parte”. Si è poi impegnato sui diritti civili, confermando che la “civil partnership” alla tedesca e lo “ius soli” sono due interventi “da realizzare”.
Moreno Morando
(29 settembre 2014)
© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e link alla pagina)
DIVENTA FAN DEL QUOTIDIANO DELLA P.A.
Follow @quotidianopaComunicato Importante Selezione Docenti Accademia della P.A.
La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, in vista dell’apertura delle sedi dell’Accademia della PA in tutto il territorio nazionale, ricerca e seleziona personale per singole docenze in specifiche materie delle Autonomie locali da svolgersi presso le Accademie della PA e per le attività di assistenza nelle procedure complesse nei Centri di Competenza.
Newsletter Quotidiano della P.A.
Incorpora le Notizie del QPA
Inserisci sul sito del tuo Ente, sul tuo sito o sul tuo blog, le ultime notizie pubblicate dal Quotidiano della P.A.
Accedi all'interfaccia per l'inserimento cliccando sul pulsante di seguito: