Economia
Concessione aiuti di Stato: c'è tempo fino al 31 ottobre 2015
A sostegno del miglioramento del patrimonio genetico zootecnico lucano sono stati stanziati 100 mila euro di contributi in regime 'de minimis'.
Gli 'aiuti de minimis' sono quegli aiuti di Stato previsti nei confronti delle imprese, ma che allo stesso tempo non siano lesivi della concorrenza. La Commissione Europea è di recente intervenuta con il Regolamento UE n. 1408/2013 contenente l’attuale disciplina dei suddetti aiuti (Regolamento UE).
Così, la Giunta Regionale della Basilicata, con deliberazione del 27 marzo 2015, n. 388, ha stanziato 100.000 euro per la concessione di 'aiuti de minimis', allo scopo di sostenere il miglioramento del patrimonio genetico zootecnico lucano, nel periodo compreso tra l'1 aprile e il 31 ottobre 2015.
L’interesse riservato a questo settore economico, da parte del Dipartimento delle Politiche Agricole e Forestali, deriva dallo strategico ruolo che quest’attività svolge strumentalmente alla realizzazione del fine di coesione territoriale e dello sviluppo delle aree interne della Regione Basilicata.
Una produzione di qualità, nonché la prevenzione dell’insorgenza e della diffusione di malattie pericolose per gli animali e per l’uomo, attraverso l’uso di riproduttori e materiale seminale controllati sanitariamente: questi gli obiettivi che si intendono perseguire.
A ciascuna impresa richiedente è possibile erogare una somma di contributi 'de minimis' non superiore a 15.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Inoltre, obbligatorie sono le dichiarazioni degli istanti di aver già percepito, eventualmente, altri aiuti 'de minimis'. Causa di esclusione dalla partecipazione alla concessione dei contributi è, infatti, l’aver già ricevuto l’importo massimo dell’aiuto concedibile in regime 'de minimis': vale a dire 15.000 euro.
Destinatari del programma di miglioramento genetico zootecnico, non sono solo gli operatori privati, ma anche l’operatore pubblico. Requisiti necessari, tuttavia, per l’erogazione del finanziamento, sono: l’iscrizione delle aziende zootecniche ai Libri Genealogici/Registri Anagrafici; possesso del fascicolo aziendale aggiornato; essere titolari di stazione da monta (solo per l’acquisto e il mantenimento di stalloni).
Otto sono le azioni operative per la realizzazione dei suddetti interventi. Azioni articolate in relazione alle diverse tipologie di allevamento, specie e razze allevate in Basilicata. Pertanto, esse saranno dirette al miglioramento genetico negli allevamenti di: bovini da latte; bovini di razza Podolica; bovini di razza Chianina, Marchigiana, Romagnola, Limousine, Charolaise, Pezzata Rossa; bufalini; suini; equini; ovini e caprini; cunicoli.
Quanto alla candidatura, questa dovrà essere presentata con modalità interamente telematica, così come specificato sul sito www.regione.basilicata.it, entro il 31 ottobre 2015.
Per maggiori informazioni consultare l'avviso pubblico.
Fonte: Regione Basilicata
Roberta Notarfrancesco
(9 giugno 2015)
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