CIPE
Tre miliardi e mezzo per la banda ultra larga
In Gazzetta la Delibera n. 65 del 6 agosto 2015 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica.
Nella Gazzetta ufficiale n. 239 del 14 ottobre 2015 è stata pubblicata la Delibera n. 65 del 6 agosto 2015 del Comitato Interministeriale per la programmazione Economica (CIPE), riguardante il “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020: piano di investimenti per la diffusione della banda ultra larga”.
Nel Provvedimento in esame, al punto 1.1, si evidenzia che - per raggiungere gli obiettivi della Strategia, come indicati nelle premesse - sono previsti i seguenti strumenti:
a) contributi in conto capitale agli investimenti privati;
b) contributi in forma di voucher agli utenti finali;
c) credito di imposta per gli interventi infrastrutturali;
d) garanzia dello Stato sui mutui stipulati o sulle obbligazioni di progetto emesse per il finanziamento degli investimenti finalizzati all'attuazione del piano;
e) intervento pubblico diretto, per realizzare con finanziamenti pubblici collegamenti NGA in aree nelle quali gli operatori privati non sono interessati a investire neanche a fronte di contributi pubblici;
f) forme di Partnership pubblico-privato (PPP) che prevedano un rapporto di collaborazione tra il soggetto pubblico e uno o piu' soggetti privati, individuati tramite procedura di evidenza pubblica, che co-investano per la realizzazione delle infrastrutture di accesso.
Fermo restando che gli strumenti di aiuto potranno essere utilizzati solo se giudicati compatibili con la normativa in tema di aiuti di Stato da parte della Commissione europea, e che le due forme di incentivazione, di cui ai sopracitati punti c) e d) verranno disciplinate con successivi provvedimenti a carattere normativo, gli strumenti di cui al punto 1.1 saranno adottati secondo le seguenti modalita':
Contributi in conto capitale agli investimenti privati:
si tratta di un contributo per la realizzazione di impianti, secondo un modello analogo al «Modello C: Incentivo» gia' notificato nell'ambito dell'aiuto n. SA.34199 (2012/N) approvato dalla Commissione europea con Decisione C(2012) 9833 del 18 dicembre 2012; il modello prevede una gara a evidenza pubblica basata sul criterio dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa per la selezione di un operatore che realizzera' le infrastrutture a fronte di un contributo a fondoperduto (fino a un importo non superiore al 70% dell'investimento).
Le infrastrutture realizzate con tali contributi saranno di proprieta' del privato che le realizza e questi dovra' sottostare agli obblighi previsti dal regime di aiuto e rendere disponibili le infrastrutture agli altri operatori che ne facciano richiesta, sulla base di prezzi definiti dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, che tengano conto del contributo ricevuto dallo Stato.
La gestione amministrativa e la definizione della disciplina di tale strumento e' di competenza del Ministero dello sviluppo economico.
Voucher corrisposto a beneficio degli utenti finali:
e' un contributo finalizzato all'accensione di servizi su reti a banda larga ultraveloci. La gestione amministrativa e la definizione della disciplina di tale strumento e' di competenza del Ministero dello sviluppo economico.
Credito d'imposta per investimenti infrastrutturali:
potra' essere formulato in maniera da non comportare oneri aggiuntivi sul bilancio dello Stato, agevolando investimenti privati che in assenza della misura non sarebbero stati altrimenti realizzati.
Fondo di garanzia per il prestito agevolato:
e' uno strumento con il quale si intende facilitare l'accesso al credito tramite garanzia pubblica, al fine di abbassarne il costo, anche in connessione con il fondo Feis del Piano Juncker.
Il punto 4 della delibera in esame del CIPE si occupa dell’assegnazione di risorse, prevedendo che - per la realizzazione del piano di investimenti per la diffusione della Banda Ultra Larga, a valere sulle risorse del FSC per il ciclo di programmazione 2014-2020 - sono destinati fino a 3,5 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi di euro sono assegnati, nell'ambito del piano stralcio di cui all'art. 1, comma 703, lettera d), della legge 190/2014, a interventi di immediata attivazione per il finanziamento degli strumenti di cui al punto 1 lettere a), e) ed f), come sopra definite, da utilizzare nelle aree bianche (cluster Ce D), per un importo non superiore a 1,9 miliardi di euro per gli strumenti di cui alle lettere a) e f), e per la residua parte per lo strumento di cui alla lettera e).
Per saperne di più:
vai al testo integrale della Delibera del CIPE
Moreno Morando
(15 ottobre 2015)
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