TERRORISMO
L'allarme del Ministro Alfano sulla minaccia dell'Isis all'Italia, nuovi strumenti per difendere il Paese
Accuse di terrorismo anche ai "lupi solitari" non aderenti a sigle terroristiche note, maggiori controlli e collaborazione con le Polizie dei Paesi Ue: "La minaccia dell'Isis a Roma non va sottovalutata"
Due mesi fa il “califfo” Abu Bakr al Baghdadi (leader dell'Isis) aveva detto: “Conquisteremo Roma e il mondo”. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano nel pomeriggio durante l'informativa urgente del Governo sul tema del terrorismo internazionale di matrice religiosa nell'aula della Camera dei Deputati ha detto: “Non bisogna minimizzare il rischio di minacce concrete nelle parole di al Baghdadi. Non bisogna trascurare nessun segnale premonitore” mettendo di fatto in allerta il Paese. Per il Ministero dell'Interno infatti, l'obiettivo principale della minaccia fondamentalista globale contro le entità religiose diverse da quella islamico-sunnita portata avanti dall'Islamic State (Isis), è l'Occidente, e l'Italia “non ha un posto secondario in questo target”. Per motivi storico-religiosi dato che Roma ospita la massima autorità cattolica, il Papa, ed è vista come luogo simbolico per la sua storia millenaria, e per ragioni politiche legate alla sua “vocazione atlantista”, ma anche a causa dell'aver assunto la Presidenza semestrale dell'Ue. Il Ministero sottolinea che i servizi di intelligence non registrano rischi concreti per la sicurezza sul territorio nazionale, neanche collegate ai flussi migratori, l'attenzione è e rimane alta, attraverso il monitoraggio costante dei principali possibili ambiti di propaganda e reclutamento di combattenti per la nuova causa jiahdista.
Le prime misure da prendere prevedono di potenziare gli strumenti legislativi antiterrorismo, consentendo ad esempio di imputare il reato di terrorismo anche ai cosiddetti “lupi solitari”, che non appartengono a sigle terroristiche, e potenziare la prevenzione intensificando i controlli, come stanno facendo anche Germania e Inghilterra. Altro fronte – annuncia il Ministero - è la cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia, alla quale l'Italia partecipa attivamente, perché “occorre una risposta energica e coesa da parte della comunità internazionale”: in questo ambito dal 1° giugno a oggi ci sono stati 25 allertamenti su situazioni sospette. “Il lungo cammino dei diritti e dell'umanità verso la democrazia – ha dichiarato Alfano - non si è ancora concluso”.
Nel frattempo dal Ministero rendono noto che sono stati censiti, con la collaborazione degli Imam, i centri di aggregazione religiosa (514 le associazioni attive in Italia l'82% delle quali sunnite, 396 i luoghi di culto comprese le moschee di Roma, Milano, Ravenna e Colle Val d'Elsa). Prosegue il monitoraggio del web alla ricerca di possibili tentativi di reclutamento, così come l'attività investigativa del Comitato di analisi per le strategie antiterrorismo (Casa), che nelle sue 35 riunioni da gennaio ad oggi ha analizzato 162 ipotesi di “alert”.
Un capitolo a parte è dedicato al fenomeno dei “foreign fighter” - i combattenti stranieri - non siriani né iracheni, occidentali di fede islamica, provenienti soprattutto dai Balcani, che aderiscono all'offensiva dell'Isis dando vita a una sorta di esodo verso gli scenari orientali degli attacchi fondamentalisti. Per il Ministero dell'Interno su questo fronte si stimano circa 2.300 i volontari dal mondo, Europa e Italia comprese - sarebbero 48 le persone indirettamente collegate al nostro Paese - che spesso poi tornano e «possono avere la volontà di proseguire nello jihaidismo nei paesi d'origine attraverso la strategia dei “mille tagli”, moltiplicare le azioni eversive “per dissanguare il nemico”.
“È il fenomeno del reducismo - ha spiegato Alfano - legato anche alle cellule dormienti pronte ad attivarsi già segnalate nel 2009 dalla comunità delle intelligence. È questo un altro degli aspetti peculiari della minaccia fondamentalista dell'Islamic State, più pericolosa di quella quaedista, dalla quale deriva, perché più ambiziosa e brutale. L'Isis infatti si pone come qualcosa di più di una falange armata: si propone di diventare una soggettualità statale” con un proprio territorio e in grado di dominare una regione orientale molto più ampia delle zone di Siria a Iraq attualmente sotto controllo. E' indipendente da fonti esterne di finanziamento e ha il controllo di alcune fonti energetiche, può contare su armi e su un alto numero di combattenti, alcune voci dicono 80.000, altre 100.000. Non meno importante è la capacità di comprendere e sfruttare le strategie di comunicazione e delle potenzialità pervasive del web per veicolare i propri messaggi, come dimostrano - ha ricordato Alfano - i video dell'esecuzione dei 2 reporter diffusi recentemente.
Giuseppe Bianchi
(9 settembre 2014)
© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e link alla pagina)
DIVENTA FAN DEL QUOTIDIANO DELLA P.A.
Follow @quotidianopaComunicato Importante Selezione Docenti Accademia della P.A.
La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, in vista dell’apertura delle sedi dell’Accademia della PA in tutto il territorio nazionale, ricerca e seleziona personale per singole docenze in specifiche materie delle Autonomie locali da svolgersi presso le Accademie della PA e per le attività di assistenza nelle procedure complesse nei Centri di Competenza.
Newsletter Quotidiano della P.A.
Incorpora le Notizie del QPA
Inserisci sul sito del tuo Ente, sul tuo sito o sul tuo blog, le ultime notizie pubblicate dal Quotidiano della P.A.
Accedi all'interfaccia per l'inserimento cliccando sul pulsante di seguito: