NUOVO CODICE DELLA STRADA
Omicidio stradale ed ergastolo della patente per chi uccide al volante, il "sì" della Camera. Ora il vaglio del Senato
I deputati dicono "sì" alle nuove norme. Multe e decurtazione dei punti "graduali", più strumenti di controllo alle forze dell'ordine in strada, più severità per i minorenni
Potrebbe essere una delle più grandi rivoluzioni dopo la patente a punti. La bozza delle modifiche al Codice della Strada approvata ieri dalla Camera dovrà passare anche al Senato, ma all'interno ha alcune norme attese e invocate da tempo.
Le due novità più importanti potrebbero essere l'introduzione del reato di “omicidio stradale” commesso sotto l'effetto di droghe e/o alcol. Oggi chi cagiona la morte su strada è automaticamente accusato di omicidio colposo. Si invoca da tempo un inasprimento delle norme quando il delitto è commesso in stato alterato, ma l'omicidio volontario, oggi, non ha i requisiti applicabili a un delitto del genere. Serviva porre rimedio a quello che a molti appariva come un vuoto legislativo. Detto fatto.
In molti lo avevano annunciato, ultima l'ex ministro dell'Interno a seguito di una tragedia avvenuta alle porte di Roma la notte del 26 dicembre: la morte della piccola Stella Manzi, una bambina di appena 8 anni deceduta dopo che l'auto su cui viaggiava con la madre e i fratelli è stata centrata da una vettura che procedeva contromano sulla via Nettunense, tra Anzio e Aprilia. Il conducente della vettura impazzita (era in fase di sorpasso), un giovane ragazzino romeno, senza patente, senza copertura assicurativa, al volante di un'auto rubata, guidava sotto l'effetto di cocaina e, accusato di omicidio colposo, ha recentemente chiesto un patteggiamento a 4 anni di carcere, che di fatto gli avrebbe garantito una pena lievissima, meno di 14 mesi di reclusione (il giudice del tribunale pontino ha rigettato la richiesta rinviando l'udienza preliminare in attesa di una nuova proposta di applicazione della pena).
Alle richieste della madre di Stella di ottenere giustizia, il ministro Cancellieri rispose con la promessa di accelerare la discussione e l'iter per introdurre il reato di omicidio stradale. E il ministro Alfano ha proceduto su quella strada. Con le nuove norme, chi causerà la morte sotto l'effetto di alcol o droghe sarà accusato necessariamente di omicidio doloso. Per l'omicidio colposo causato in violazione del Codice della strada sarà inoltre introdotto “l'ergastolo della patente”. Revoca a vita prevista sempre e comunque in caso di omicidio colposo effettuato da un conducente con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o sotto l’effetto di stupefacenti. Su questa distinzione in molti avrebbero voluto un passo deciso del Governo magari levando il tetto dell'1,5 g/l. Stessa cosa, revoca a vita, varrà in caso di più vittime, in caso di morte di una persona e lesioni di una o più persone.
Il codice avrà un occhio di riguardo per le città: sarà possibile introdurre limiti di velocità inferiore ai 30 km orari in prossimità di ospedali o scuole. Buone notizie per chi parcheggia sulle strisce blu: le multe in caso di superamento del tempo per cui si è pagato, saranno “graduali”. Inoltre il 15 per cento dei proventi delle multe andrà a un fondo per l’intensificazione dei controlli su strada e a un fondo per il finanziamento del piano nazionale di sicurezza stradale. Saranno introdotti programmi di promozione della sicurezza delle biciclette dedicati agli under 14, e disposizioni per favorire l’accesso di biciclette, ciclomotori e motocicli nelle corsie riservate ai mezzi pubblici, che di fatto è regolare ciò che oggi accade regolarmente.
Multe (oggi non previste) per chi occuperà le così dette “strisce rosa”, e punti decurtati in proporzione alla gravità della sanzione e dell'infrazione, ma ecco la novità per i minorenni: punti decurtati anche per coloro che infrangeranno il codice in sella a scooter o a bordo delle auto 50cc. Scooter, quelli oltre i 120cc che potranno accedere alle autostrade, oggi riservate alle moto oltre i 150cc.
Sarà introdotta la regolamentazione del “car pooling”, il trasporto non remunerato basato sull’uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone che debbano percorrere uno stesso itinerario. Infrazioni e dati in un'unica banca dati e disponibile a tutti. In ultimo, le modifiche al codice della strada prevedono disposizioni per favorire la diffusione e l’installazione di sistemi telematici per rilevare lo stato della revisione e l’esistenza e la validità dell’assicurazione. Oggi infatti la piaga di mezzi su strada non coperti da Rca sta assumendo livelli preoccupanti. Così come l'uso di mezzi sottoposti ad una misura di sequestro o confisca penale o oggetto di denuncia di furto che saranno più facilmente individuabili con i nuovi sistemi di controllo che sono già in fase di sperimentazione. In questi casi sono previsti inasprimenti delle sanzioni.
Giuseppe Bianchi
(10 ottobre 2014)
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