Università
Rischio chimico: al via la prima scuola di specializzazione
Obiettivo formare figure professionali specialistiche capaci di valutare e gestire i pericoli legati alla produzione, immissione sul mercato e utilizzazione di queste sostanze altamente pericolose.
Presso L'Università la Sapienza di Roma e' stata avviata la prima "scuola di specializzazione" in "valutazione e gestione del rischio chimico", in sinergia con l'Inail, l'Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute.
Con tale esperienza s'intende formare figure professionali specialistiche capaci di valutare e gestire i pericoli legati alla produzione, immissione sul mercato e utilizzazione di queste sostanze altamente "pericolose".
Stiamo quindi assistendo alla messa in campo di una prima struttura "accademica" di Ateneo, di questo genere, in Italia, pensata per preparare future figure professionali in grado di operare, specialisticamente, sul "rischio chimico/biologico" e le sue emergenze.
Nel nostro Paese la pericolosità dai rischi chimici e da agenti biologici appare ancora essere poco compresa. Le sostanze chimiche sono presenti in una moltitudine di prodotti di uso quotidiano e sono altresi' coinvolte nei processi produttivi di una vastità di industrie ed aziende, sia quali produzioni dirette e sia nell'ambito dei propri cicli lavorativi.
Nel contesto UE opera anche l'Agenzia Europea per le sostanze chimiche ECHA, la quale ha emanato regolamenti che limitano l'uso delle sostanze più pericolose e curato comunicazioni e informazioni riguardanti la prevenzione e protezione da danni derivanti dall'esposizione da agenti chimico-biologici.
Tornando al corso di specializzazione esso è a numero chiuso, si articola in due anni accademici, ed è riservato a studenti in possesso di laurea magistrale in discipline scientifiche, mediche e tecnologiche. Il secondo anno, della suddetta scuola specialistica, verrà dedicato, in buona parte, con il supporto dell'Inail, ad approfondire il campo della salute e sicurezza sul lavoro e si affronteranno contestualmente i temi inerenti la gestione del rischio in ambiente professionale-lavorativo.
Al termine del suddetto corso specialistico i "discenti" saranno anche in grado di supportare le aziende nella predisposizione di relazioni tecniche, documenti e nell'adeguamento operativo dei processi di produzione al fine di ridurre l'impatto sulla salute e sull'ambiente. Tali figure potranno altresi' coadiuvare le autorità e gli enti preposti nelle azioni di valutazione e controllo dei rischi in campo nazionale ed internazionale.
Stefano Olivieri Pennesi
(31 marzo 2015)
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