Basilicata in ripresa
Banca d'Italia: nel 2015 l'economia lucana è in crescita
Migliorano i settori industria, edilizia e turismo, con un tasso di disoccupazione che è sceso al 14,3%.
Nel sito istituzionale della Banca d’Italia è stato pubblicato il report (aggiornamento congiunturale n.39 - novembre 2015) sullo stato di salute dell’economia lucana.
I primi nove mesi del 2015 - si legge nel documento - hanno evidenziato in regione un ritorno a una crescita moderata. L’attività industriale è aumentata. In base alle indicazioni del sondaggio condotto dalla Banca d’Italia presso un campione di imprese industriali il fatturato ha registrato un incremento, soprattutto tra le imprese più grandi e maggiormente orientate ai mercati esteri.
Tra i settori, è risultato in forte crescita il meccanico, trainato dall’aumento della produzione nello stabilimento FCA di Melfi. All’andamento dell’automotive è in larga parte attribuibile l’espansione delle esportazioni, che, nel primo semestre dell’anno, sono più che raddoppiate rispetto al periodo corrispondente dello scorso anno. Secondo le imprese, la dinamica degli ordinativi e delle vendite è prevista in rafforzamento nei prossimi mesi, anche per effetto della crescita degli ordinativi.
Il miglioramento del quadro economico si è riflesso anche nel comparto delle costruzioni, dove si è interrotto il calo dell’attività in corso dall’inizio della crisi, e del turismo, con un aumento delle presenze dei turisti in regione, soprattutto nella provincia di Matera dove l’incremento è stato particolarmente intenso (45,2 %).
Nel primo semestre del 2015 gli indicatori del mercato del lavoro hanno mostrato un andamento migliore rispetto al resto del Mezzogiorno e dell’Italia.
L’occupazione è aumentata nei principali settori produttivi, beneficiando anche dei recenti provvedimenti di riforma del mercato del lavoro e in tema di decontribuzione sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato. Pur in presenza di una crescita dell’offerta di lavoro, il tasso di disoccupazione è diminuito al 14,3 %.
Il miglioramento della congiuntura si è riflesso solo in parte sulla dinamica del credito. I prestiti erogati alle imprese hanno continuato a diminuire, sebbene a un ritmo meno intenso rispetto al 2014. L’attenuazione del calo ha riguardato il comparto manifatturiero e quello delle costruzioni.
In controtendenza i prestiti ai settori agricolo, estrattivo ed energetico che hanno invece registrato un incremento. Con riferimento alle famiglie, i prestiti bancari sono lievemente cresciuti, beneficiando del positivo andamento delle nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni; quelli erogati dalle società finanziare sono invece diminuiti.
La rischiosità del credito, pur rimanendo su livelli elevati, si è lievemente ridotta per effetto del minor accumulo di sofferenze nel settore produttivo. I depositi di imprese e famiglie hanno continuato a crescere, beneficiando della dinamica espansiva dei conti correnti. Con riferimento alle imprese, tale crescita è stata trainata principalmente dai depositi in conto corrente delle imprese di maggiori dimensioni.
Per saperne di più:
vai al link report
Francesco La Scaleia
(13 novembre 2015)
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