Italia in recessione
Renzi: "il Paese puo' farcela, ma deve cambiare"
In una lettera ai parlamentari di maggioranza il Presidente del Consiglio ha invitato tutti a procedere senza incertezze sulla via del rinnovamento
L’esame del disegno di legge sulle riforme costituzionali (ddl Boschi) procede velocemente -e senza intoppi per il Governo- nell’Aula del Senato ed il voto finale dovrebbe arrivare nei tempi previsti. Oggi è stato dato il via libera anche all’abolizione delle Province.
Il Presidente del Consiglio, tuttavia, non ha molto di cui rallegrarsi, perché se la giornata non era cominciata male incontrando “l’alleato per le riforme”, Silvio Berlusconi, la situazione è precipitata nella tarda mattinata, quando sono arrivate bruttissime notizia dall’Istat, che ha certificato per il secondo trimestre consecutivo un dato negativo sul PIL (-0,2%), che significa “recessione tecnica”, come abbiamo riferito puntualmente con l’articolo pubblicato nel primo pomeriggio di mercoledì.
Le reazioni non si sono fatte attendere, tanto che la Borsa di Milano è risultata la peggiore in Europa (-2,7%) e lo spread è salito a 170 punti. E’ arrivato anche un pesantissimo attacco dal Wall Street Journal, che ha accusato il Premier italiano di non aver dato seguito con fatti concreti ai tanti annunci dei mesi scorsi.
Il quotidiano internazionale pubblicato a New York, in particolare, ha sottolineato come non ci sia stato alcun “progresso sulla riforma del sistema giudiziario e sul mercato del lavoro”, mettendo in evidenza il confronto impietoso con la Spagna, che sta uscendo dalla crisi grazie all’attuazione di riforme che “l’Italia non ha fatto”.
Matteo Renzi non ha voluto organizzare “nessuna difesa d’ufficio da parte del Governo”, dopo i dati sul Pil del secondo trimestre che hanno riportato l’Italia in recessione, ma “l’impegno ad andare avanti con il programma di riforme” e i tagli alla spesa secondo i target fissati.
Lo ha scritto esplicitamente il Premier in una lettera inviata ai parlamentari della maggioranza e pubblicata sul sito dei Palazzo Chigi, evidenziando che “l’Italia ha tutto per farcela e per uscire dalla crisi, ma deve cambiare. Se non cambia, sarà sempre negativa”, ha aggiunto Renzi.
Il Presidente del Consiglio ha continuato precisando che “a chi tra noi dice che dobbiamo cambiare l’Europa, più che l’Italia, rispondo con rispetto che possiamo cambiare l’Europa solo se facciamo bene a casa nostra. I ‘mille giorni’ sono un arco di tempo che consente una strategia globale”.
Matteo Renzi chiede anche un’accelerazione nell’esame del ddl delega di riforma del lavoro, rallentato dai complicati iter delle riforme costituzionali e della P.A.. Ha poi promesso un provvedimento sulla Scuola e di procedere con la riforma della Giustizia ed il c.d. “sblocca Italia”, soprattutto per sbloccare molti interventi infrastrutturali.
Intanto, il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha escluso la necessità di ricorrere ad una manovra correttiva, sulla base dei dati negativi del PIL. Tuttavia, senza crescita, la strada si fa sempre più complicata e tortuosa.
Moreno Morando
(6 agosto 2014)
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