Tavolo delle Riforme
Il Movimento 5 Stelle per la prima volta apre al confronto con Matteo Renzi
In un intervento a doppia firma sul blog, Grillo e Casaleggio aprono una nuova stagione politica per il loro Movimento politico, dichiarando la disponibilita' a discutere sulla riforma elettorale. Pronta risposta del PD e delle altre forze politiche interessate al tema
Con un intervento a doppia firma pubblicato sul blog, Grillo e Casaleggio hanno aperto la strada per un confronto del Movimento 5 Stelle con Renzi ed il PD sulla legge elettorale. I due leader dei pentastellati hanno motivato il cambiamento di rotta, rispetto ai precedenti reiterati rifiuti di aprire una discussione sui progetti concreti da portare all’esame del Parlamento, sottolineando che negli ultimi giorni “sono cambiate due cose : ora sul tavolo si può mettere la proposta di riforma della legge elettorale del M5S approvata dagli iscritti; inoltre Matteo Renzi è stato legittimato dal voto popolare e non è più solo l’espressione delle decisioni interne del Partito Democratico”.
Per Grillo e Casaleggio, all’incontro potrebbero partecipare i due capigruppo di Camera e Senato, il vice-presidente della Camera Di Maio e l’estensore del progetto di legge Danilo Toninelli. Quest’ultimo, intervistato da Radio Capital, ha sottolineato che “la discussione sulla legge elettorale potrebbe essere un passo avanti per prendere il posto di Forza Italia al tavolo della discussione sulle Riforme”.
Il Partito Democratico ha subito accettato la proposta di incontro, togliendosi tuttavia qualche sassolino dalle scarpe, ricordando l’esito del primo ed unico confronto-scontro avvenuto in streaming. In particolare, il vice-segretario vicario Guerini ha subito precisato : “Ok al confronto, meglio se si fa in streaming”.
Anche l’altro vice-segretario PD Debora Serracchiani ha confermato che i democtatici sono disponibili a confrontarsi con tutti. Per quanto riguarda, in particolare, la questione della legge elettorale, ha fatto presente che la proposta del M5S è sostanzialmente “un proporzionale corretto. Il nostro progetto di riforma (il c.d. Italicum, già approvato dalla Camera) garantisce la governabilità”.
Serracchiani ha proseguito precisando che “il progetto dei 5 Stelle va, quindi, nella direzione opposta. Noi vogliamo che la sera delle elezioni si sappia chi ha vinto e chi ha perso”.
L’iniziativa politica di Grillo e Casaleggio arriva contestualmente all’apertura del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che ieri si è detto “disponibile a confrontarsi con Renzi sulla riforma del Senato, sottolineando che “Forza Italia va per conto suo da tre anni; al momento non c’è alcun accordo coi forzisti”.
Chiamato in causa, più o meno direttamente, Silvio Berlusconi ha messo in guardia il PD e, in particolare, Matteo Renzi invitandolo a “non fidarsi delle parole di Grillo”. La preoccupazione di essere tagliati fuori dal dialogo “privilegiato” sulle riforme con Renzi echeggia anche nelle dichiarazioni dell’ex ministro Altero Matteoli (Forza Italia), che si è detto molto “scettico” sulla “serietà” della proposta dei grillini.
E’ evidente che tutti vorrebbero sedersi al tavolo dove si deciderà il destino delle riforme. Tattica e strategia si incrociano in un momento particolarmente delicato, con l’inizio del semestre italiano alla guida della Ue alle porte e in vista dell’inizio della stagione delle riforme annunciate dal Premier.
Da segnalare anche la dichiarazione rilasciata ieri da Angelino Alfano, ministro dell’Interno e leader del Nuovo Centrodestra, che fa parte della maggioranza che sostiene l’Esecutivo guidato da Renzi : “quando ci saranno le elezioni (si riferiva a quelle per il Parlamento) è chiaro che i moderati gareggeranno con i moderati e la sinistra con la sinistra ed il suo candidato”.
In pratica, pare di capire che ci sono dei “lavori in corso” ed altri “cantieri" che sono, invece, “in fase di apertura”.
Moreno Morando
(16 giugno 2014)
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