Elezioni di "mezzo termine"
U.S.A.: "i dolori del (non piu') giovane ..... Obama"
Finita la "grande storia d'amore" con l'elettorato, il primo Presidente afroamericano degli Stati Uniti rischia di subire un'umiliante sconfitta.
Il Presidente degli Stati Uniti attende con grande trepidazione l’esito delle elezioni di “midterm”, che si tengono ogni quattro anni, proprio in coincidenza con il raggiungimento della metà del mandato presidenziale. Dopo le elezioni del Capo dello Stato, si tratta sicuramente dell’appuntamento politico più importante per gli U.S.A.
Gli occhi del mondo sono puntati Barack Obama, perché se il suo partito (il Democratico) perdesse anche il controllo del Senato (l’esito alla Camera dei Rappresentanti sembra scontato a favore dei repubblicani), gli ultimi due anni di permanenza alla Casa Bianca del primo Presidente afroamericano, si trasformerebbero in un vero e proprio calvario.
La popolarità di Obama è ai minimi storici, tanto è vero che quasi tutti i candidati democratici hanno diplomaticamente evitato di apparire accanto a lui durante le rispettive campagne elettorali. Strano destino quello del primo Presidente di colore degli Stati Uniti d’America. Alla fine del primo mandato il suo consenso, in tutti gli strati della popolazione, era ai massimi livelli mai registrati. Ora è crollato quasi dappertutto.
Barack Obama mantiene una solidissima maggioranza (l’85%) solo tra gli elettori afroamericani; ma ha perso anche lo straordinario consenso di cui godeva tra gli ispanici : era al 71% nel 2012, ora si è ridotto al 50%. Nella media dell’elettorato il suo consenso è il più basso mai registrato nella storia per un Presidente in carica.
Eppure l’economia americana, soprattutto se confrontata con quella europea, ha invertito la tendenza negativa e sta ottenendo buone performances. Tuttavia, l’elettorato non perdona ad Obama la sua cronica indecisione in politica estera (viene definito “il Presidente riluttante”) ed il crollo verticale del prestigio e dell’influenza di Washington sui vari scacchieri del mondo.
Per la verità, Obama ha fatto esattamente quello che aveva promesso in campagna elettorale, ritirandosi dall’Afghanistan e dall’Iraq; ma questo dimostra che un vero leader deve assumere anche decisioni impopolari, a prescindere dai sondaggi e dai desideri momentanei e fuggevoli degli intervistati nei vari sondaggi di opinione.
Ad ogni modo, in queste “elezioni di mezzo termine” saranno rinnovati i 435 membri della Camera dei Rappresentanti (che i sondaggi danno ancora saldamente i mano ai repubblicani); un terzo del Senato, formato da 100 membri (in questo caso, 33 più tre posti rimasti vacanti); varie assemblee elettive di singoli Stati e ben 36 Governatori. In contemporanea, gli elettori di alcuni Stati saranno chiamati ad esprimersi anche su una serie di referendum (147) riguardanti la legalizzazione della cannabis, l’aborto, il gioco d’azzardo, la vendita di armi e altro ancora. Tuttavia, l’elettore medio americano, secondo i sondaggi, sembra più preoccupato per l’economia, la sanità, il c.d. Stato Islamico e l’ebola.
I sondaggi dei più importanti istituti demoscopici statunitensi prevedono una sonora batosta per il partito del Presidente Obama. In sostanza, la “grande storia d’amore” con la maggioranza dell’elettorato sembra inevitabilmente finita e -secondo fonti provenienti dall’interno della stessa Casa Bianca- Barack Obama non riesce a farsene una ragione, ritendo di aver agito per il meglio in questi sei anni di mandato.
Insomma, si potrebbe parlare de “i dolori del (non più) giovane … Barack”, parafrasando il titolo (in quel caso dedicato al giovane Werther) del celebre romanzo epistolare giovanile di Johan Wolfgang Goethe, pubblicato nel 1774; opera simbolo dello “Sturm und Drang”, che ha anticipato molti temi che sarebbero poi stati fatti propri dal “romanticismo tedesco” .
Naturalmente, nonostante le previsioni nefaste sulle elezioni di “midterm”, nessuno di noi augura a Barack Obama di fare la fine del giovane Werther, che si è sparato alla tempia ed è rimasto agonizzante per 12 ore prima di spirare. L’amore con l’elettorato americano sarà anche finito, ma c’è un limite a tutto!
Moreno Morando
(3 novembre 2014)
© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e link alla pagina)
DIVENTA FAN DEL QUOTIDIANO DELLA P.A.
Follow @quotidianopaComunicato Importante Selezione Docenti Accademia della P.A.
La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, in vista dell’apertura delle sedi dell’Accademia della PA in tutto il territorio nazionale, ricerca e seleziona personale per singole docenze in specifiche materie delle Autonomie locali da svolgersi presso le Accademie della PA e per le attività di assistenza nelle procedure complesse nei Centri di Competenza.
Newsletter Quotidiano della P.A.
Incorpora le Notizie del QPA
Inserisci sul sito del tuo Ente, sul tuo sito o sul tuo blog, le ultime notizie pubblicate dal Quotidiano della P.A.
Accedi all'interfaccia per l'inserimento cliccando sul pulsante di seguito: