In controtendenza rispetto alla crisi
Nel Lazio un negozio su tre di frutta e verdura e' gestito da stranieri
Uno studio di Confesercenti rivela che continuano a crescere in modo esponenziale le imprese straniere, soprattutto nel commercio ambulante.
Tra i vari settori in crisi nel nostro Paese, il commercio è certamente uno dei più colpiti. La disoccupazione sale, i consumi diminuiscono, le aziende e i negozi chiudono; purtroppo, è una storia che va avanti, e peggiora, da almeno 6 anni. I dati forniti qualche settimana fa dalle associazioni di settore, ci parlavano di 20.000 negozi chiusi in poco tempo.
Eppure, Confesercenti ci segnala che -anche se questo stato di cose perdura- le imprese straniere del commercio sul nostro territorio, al contrario, aumentano. Ne dà notizia TMnews.
In particolare, lo studio dell’ufficio economico di Confesercenti evidenzia come, nel settore dei negozi di “frutta e verdura”, ormai il 9,9% del totale sia gestita da stranieri; e addirittura, nel Lazio, si arrivi oltre il 30%.
Nello stesso report si può notare come, per il 2013, ormai si parli di oltre 40.000 aziende, con un aumento del 9,2% rispetto all’anno precedente; mentre, al contrario, c’è da registrare addirittura una diminuzione di oltre l’1,5% sul totale dei negozi dell’intero settore. E se andiamo a controllare il commercio ambulante, le imprese straniere sono cresciute addirittura del 15,6%.
Con questo tipo di trend, le aziende straniere -sul totale dei negozi che si occupano di vendite al dettaglio- sono passate in un anno dal 5,2% al 6,2%, anche se si tratta di dati molto diversi da regione a regione e tra i vari comparti del commercio.
Basti pensare che, ormai, nel commercio ambulante è straniero quasi un imprenditore si due (il 46,8%); mentre è molto più bassa la presenza straniera nel commercio al dettaglio alimentare (il 6,2%).
E’ sorprendente verificare come, in un periodo di altissima disoccupazione e di crisi economica complessiva che non accenna a diminuire i suoi effetti, ci siano settori dove, addirittura, si moltiplicano le piccole aziende straniere. Ciò potrebbe significare che gli italiani non sono interessati ad intraprendere attività commerciali in questo settore.
Speriamo solo che questo improvviso aumento esponenziale del numero degli imprenditori stranieri -soprattutto nella vendita di frutta e verdura- non significhi anche che, in questo settore, ci potrebbe essere un concreto pericolo di infiltrazione della malavita organizzata.
Moreno Morando
(5 ottobre 2014)
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