Conflitto russo-ucraino
Kiev annuncia di aver distrutto blindati russi entrati in Ucraina
La Russia smentisce questa versione, confermata invece dalla Nato. Come sempre, in queste circostanze, l'ONU e la UE brillano per la loro assenza
Solo poche ore fa il presidente russo Vladimir Putin, da Yalta, usava tono concilianti sul conflitto in Ucraina; ma oggi il Governo di Kiev ha annunciato “l’incursione di una colonna militare russa sul suo territorio attraverso un posto di frontiera a Izvariné controllato da separatisti filo-russi a Est”. Ne dà notizia l’Ansa, che sottolinea come la notizia sia stata confermata da giornalisti britannici presenti sul posto.
La stessa agenzia informa che l’esercito ucraino ha “distrutto gran parte della colonna di automezzi blindati per il trasporto di truppe che”, secondo il Governo di Kiev, “era entrata nell’est dell’Ucraina”. Le stesse fonti riferiscono che il Presidente ucraino Poroshenko ha informato il Primo Ministro britannico Cameron, precisando che “gran parte dei mezzi (ndr : russi) è stata distrutta durante la notte dall’artiglieria ucraina”. Si segnala, altresì, che il Governo britannico ha convocato l’ambasciatore russo a Londra per chiarimenti.
Il Ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini ha annunciato che “i ministri degli esteri dell’UE sollecitano la Russia a fermare ogni azione unilaterale militare alla frontiera con l’Ucraina”. C’è, peraltro, da rilevare che Mogherini, subito dopo, ha aggiunto che “ci sono ancora dei condizionali. Stiamo verificando la portata reale delle notizie”. Dichiarazione che, per la verità, non contribuisce a chiarire molto il quadro della situazione.
Si segnala, intanto, che la Russia ha negato lo sconfinamento in Ucraina di colonne militari moscovite, confermando la presenza di reparti militari delle Guardie di Frontiera nelle immediate vicinanze del confine con l’Ucraina “per tutelare la popolazione” : così riporta l’agenzia russa ria Novosti. Dal fronte opposto, la Nato ha invece confermato l’incursione dei mezzi russi, per bocca del suo segretario generale Anders Fogh Rasmussen.
Secondo il portavoce del Consiglio di Sicurezza ucraino Andrii Lisenko, l’esercito di Kiev avrebbe “circondato completamente la roccaforte separatista di Lugansk, nell’Ucraina orientale”, riprendendo il controllo della strada che collega alla città alla frontiera russa, riconquistando il villaggio di Novosvitlivka.
Difficile, quindi, orientarsi in questa babele di notizie contraddittorie : l’unico elemento certo è la conferma dell’assoluta inconsistenza politica delle Nazioni Unite e dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Unione Europea, completamente assenti anche sullo scenario di questo ennesimo focolaio di tensione.
Moreno Morando
(15 agosto 2014)
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