Economia dell'eurozona
La BCE ha annunciato le misure per rilanciare la crescita e le esportazioni
Dopo la riunione del vertice della Banca Centrale, il Presidente Mario Draghi ha comunicato un serie di interventi per scongiurare lo spettro della deflazione ed aumentare la competitivita' delle imprese dell'eurozona
Il Presidente della BCE Mario Draghi ha annunciato oggi le misure prese per rilanciare la crescita iniettando liquidità nel sistema economico attraverso operazioni di mercato. In primo luogo dall’11 di giugno sarà operativa la decisione di tagliare il tasso di rifinanziamento dallo 0,25% allo 0,15. Si tratta del nuovo minimo storico. Contemporaneamente, la BCE taglierà di 10 punti anche il tasso sui depositi, portandolo da zero a negativo : -0,10%.
L’obiettivo è quello di riportare l’inflazione al livello che gli economisti stimano “ottimale”, cioè attorno al 2%. Nei decenni scorsi in Italia abbiamo convissuto spesso con un’inflazione molto alta, che naturalmente finiva con l’erodere sensibilmente il potere d’acquisto della moneta. Può quindi suonare strano sentire che gli esperti si preoccupino di un'inflazione troppo bassa, come accade appunto in questo momento nella zona euro, dove è indicata allo 0,5%.
Il problema è che, con questo livello di inflazione, si è vicini alla stagnazione; e quindi anche al “mostro” della deflazione : cioè i prezzi diminuiscono perché cala la domanda. E’ per questo che la BCE ritiene assolutamente indispensabile che l’inflazione arrivi attorno al 2%, iniettando liquidità e rilanciando i consumi.
L’altro problema che affligge l’economia dell’eurozona è la moneta troppo forte. L’obiettivo della BCE, quindi, è quello di deprezzare l’euro nei confronti del dollaro e delle altre valute, in modo da aiutare le esportazioni. L'attuale situazione, infatti, ci rende meno competitivi rispetto ai paesi extra-europei.
Questi primi interventi, annunciati assieme ad altri -come quello del finanziamento a lungo termine delle banche (LTRO) per stimolare l’erogazione del credito a famiglie ed imprese; o i preparativi per l'acquisto degli ABS, che qualcuno vede come la premessa per dare il via al Quantitative easing, cioè l'acquisto di azioni, titoli o obbligazioni-, sono stati suggeriti dalle proiezioni macroeconomiche dell’eurozona, per nulla soddisfacenti, del prossimo triennio. Mario Draghi ha comunque chiarito che la BCE, se sarà necessario, agirà tempestivamente con altre decisioni.
La manovra complessiva prevista all’Eurotower -sede della Banca Centrale a Francoforte- comprende anche contromisure atte ad evitare che si ripeta quanto è successo in passato, quando molti Istituti Bancari europei hanno attinto al credito fornito dalla BCE a condizioni favorevoli, senza che queste somme siano poi state destinate al finanziamento di famiglie e imprese. Molte banche, infatti, hanno preferito acquistare titoli di stato.
Molti i commenti positivi alle misure della BCE, anche se si segnala il silenzio del Governo di Berlino. Dalla Germania, peraltro, arriva la bocciatura del presidente dell'Istituto di Statistica (IFO), secondo il quale l'insieme dei provvedimenti della Banca Centrale finirebbero col favorire il flusso di liquidità soprattutto a favore dei paesi mediterranei.
Moreno Morando
(5 giugno 2014)
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